La nuova scuola? “Non solo mascherine e distanziamento”

Le proposte di Paolo Limonta, maestro e assessore all'edilizia scolastica del Comune di Milano, e di un vasto gruppo di insegnanti, genitori ed esperti contenute nel documento “La scuola sconfinata”. Intanto al via la mappatura degli spazi interni ed esterni delle scuole milanesi: “Nell'ottica di arricchire le attività didattiche”

La nuova scuola? “Non solo mascherine e distanziamento”

“A settembre la nuova scuola non dovrà essere solo distanziamento e mascherine”: Paolo Limonta è un mastro di scuola elementare ed è assessore all'Edilizia scolastica del comune di Milano. Nelle prossime settimane incontrerà i 75 dirigenti scolastici delle scuole cittadine. “Occorre  un nuovo e più forte patto di comunità. E insieme ai dirigenti verificheremo le problematicità delle loro scuole e valutaremo l'utilizzo degli spazi pubblici che ci sono nelle vicinanze”. E il 2 giugno, insieme a un vasto gruppo di insegnanti, psicologi, pedagogisti, genitori, medici, esponenti del terzo settore, consegnerà al sindaco Giuseppe Sala il documento “La scuola sconfinata di tutte e tutti”, frutto delle riflessioni e dei contributi di diversi esperti e cittadini su come dovrà essere la scuola che riparte. “Le scuole dovranno essere al cuore dei quartieri e della città, dovranno essere appunto senza confini, aperte al coinvolgimento di tutti per il bene dei bambini e dei ragazzi”, aggiunge.  Il documento contiene una serie di richieste all'amministrazione comunale e al Ministero dell'Istruzione. “Il Comune sta realizzando una mappature degli spazi interni ed esterni alle scuole - aggiunge Limonta -. Dalle aree verdi alle piazze, così come i cortili o altri edifici pubblici. Tutto questo non solo nell'ottica di trovare nuovi spazi, ma per arricchire le attività didattiche. Quel che ci mancano, però, sono le risorse dal Ministero: spero arrivino al più presto. Servono ora”.  Al Ministero dell'Istruzione e al Governo, il documento sulla Scuola sconfinata chiede che ci siano più investimenti e che ritorni ad essere una delle priorità dell'attività e della politica dello Stato. “Si riaprano le scuole a settembre con tutti gli organici al completo -aggiunge Limonta-. In particolare, non si ripeta la vergogna di far iniziare la scuola senza insegnanti di sostegno. I bambini e i ragazzi con disabilità sono quelli che hanno patito di più il lockdown e la scuola a distanza”.  La presentazione e la consegna a Giuseppe Sala del documento sarà accompagnata da un flash mob a numero chiuso, che sarà possibile seguire, dalle ore 10 alle 12 di martedì 2 giugno, sulla pagina Facebook dell'evento “La scuola sconfinata va dal Sindaco”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)