Sabato 1 giugno, al Muvec di Montegalda il pianoforte a coda più lungo al mondo in concerto

Sabato 1 giugno, alle 21, a Villa Fogazzaro-Colbachini Montegalda musica con il Borgato Grand Prix 333, il pianoforte a coda più lungo del mondo.

Sabato 1 giugno, al Muvec di Montegalda il pianoforte a coda più lungo al mondo in concerto

Il Borgato Grand Prix 333 è un gioiello sonoro ai limiti della tecnica e della musica. E’ l’espressione dell’audacia, della passione e della volontà di un artigiano autodidatta che ha sfidato le tradizionali e complesse leggi sul funzionamento dei pianoforti a coda. Capolavoro assoluto di ingegno! Un dettaglio su tutti: le corde, allungate di 50 centimetri per dare più profondità al suono, mettono a dura prova la tenuta dei materiali, sottoposti a potenti trazioni. Per questa sfida alla tradizione sono state ricalcolate tutte le tensioni. Anni di ricerche impiegati per conquistare la certezza che le 1600 ore di lavoro avrebbero portato alla rivoluzione sonora Borgato!
15 mila componenti che Luigi Borgato progetta e lavora uno a uno. Borgato, l’ultimo artigiano al mondo che costruisce a mano tutti i suoi pianoforti da concerto. Un enorme puzzle di tessere multiformi alternate a poderose componenti strutturali che si integrano e si fondono in un unico strumento producendo armonie perfette. Un lavoro da titani… molto pazienti e precisi. Il monumentale strumento travolge per la sua potente sonorità e per la ricca gamma timbrica dovuta anche dall’ampiezza della tavola armonica: un metro quadro in più rispetto ai coda tradizionali.
Difficile reperirlo, il Maestro Borgato, perché spesso in viaggio. Una delle sue frequenti mete? I boschi di Passau. Quei boschi sono un prezioso scrigno che custodisce la pregiata e costosissima materia prima che Luigi Borgato riserva alle sue maestose creature. L’ambìto legno è il profumato abete armonico, la cui velocità del suono supera i seimila metri al secondo, contro i tremila degli abeti normali.
Radu Lupu, Maria João Pires, Antonio Ballista, Bruno Canino, Jean Guillou, Vladimir Askenazi, hanno suonato e appassionatamente apprezzato il Borgato Gran Prix 333. Radu Lupu, provandone uno prima di un concerto alla Scala, ne fu a tal punto sedotto da preferirlo al suo Steinway.
Un precisazione finale, il Grand Prix 333 non è al momento in vendita ma, per gli interessati, si sappia che nell’attesa è bene mettere da parte 300 mila euro: il suo prezzo.
Il Maestro Borgato sarà al concerto! Rara occasione per conoscere l’ultimo artigiano al mondo che costruisce ancora a mano le sue imponenti e potenti creature.
Giovanni Bertolazzi il prossimo agosto calcherà il palco del prestigioso concorso pianistico Busoni come finalista e il Muvec è orgoglioso di averlo suo ospite alla tastiera del Borgato Gran Prix 333! Il Maestro Bertolazzi ha iniziato i suoi studi musicali a 10 anni. A quattordici anni vince il suo primo concorso internazionale. A sedici anni è l’unico pianista italiano a vincere una borsa di studio assegnata dall’ Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola in occasione degli “Imola International Piano Awards”.
In seguito si impone in ambito nazionale ed internazionale vincendo più di 30 premi. Tra i riconoscimenti più significativi sono da segnalare i primi premi all’ “Alion Baltic International Music Competition” di Tallinn (Estonia), al “IV Troisdorf International Piano Competition” (Germania), al “VII Siegfried Weishaupt Piano Competition” di Ochsenhausen (Germania), al “V Concorso Crescendo” di Palermo e al “XI Premio Pianistico Internazionale Sigismund Thalberg” di Napoli.
Il concerto nella Sala della Fonderia sarà anticipato dalle armonie del Gran Carillon di Campane in un Preludio suonato dal Carillonneur Livio Zambotto, Maestro della Scuola Campanaria di San Marco a Vicenza. Un didatta e artista sui generis, Livio Zambotto, che ha avviato un percorso di sensibilizzazione dedicato a campane e campanili in molte province venete. La sua costante divulgazione della cultura campanaria ha acceso un appassionato seguito soprattutto tra i giovani. Trascinati dal rivelato fascino dei sacri bronzi e dalla contagiosa verve del loro popolare testimone, sotto la sua guida, questi giovani hanno dato vita a vivaci squadre campanarie. Se da qualche anno campane e campanili stanno vivendo un nuovo rinascimento, è anche grazie a lui. Livio, Il Signore delle Campane.
1° Giugno ore 21.00 al Muvec: una immersione nell’artigianato artistico e nella sua espressione più poetica e ineffabile: la musica, esaltata dalla naturale e sorprendente cassa armonica della Sala della Fonderia.
Per info e prenotazioni:
www.muvec.it info@muvec.it ; Tel 0444 737526

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Fonte: Comunicato stampa