Bassetti a Bruxelles, Parlamento Ue su Ilva, Alfie Evans, Coree, vaccini, Mattarella su 25 aprile, Nepal

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Bassetti a Bruxelles, Parlamento Ue su Ilva, Alfie Evans, Coree, vaccini, Mattarella su 25 aprile, Nepal

Card. Bassetti a Bruxelles: “l’Europa si ritrovi comunità. Solo insieme possiamo affrontare i tantissimi problemi”

(dall’inviata a Bruxelles) “Ci siamo confrontati su questa casa comune che dev’essere l’Europa. L’Europa non può essere soltanto un’aggregazione di Stati oppure qualche cosa che riguarda il mondo finanziario”. Lo ha affermato il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, incontrando i giornalisti a margine dell’incontro bilaterale che questa mattina a Bruxelles ha avuto con il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. “Dai padri fondatori – ha aggiunto – l’Europa è stata concepita come comunità”, una “parola che implica il concetto di persona, di insieme di famiglie, e anche di un cammino che si fa in maniera unitaria”. “Noi auguriamo veramente all’Europa di ritrovare sempre più questa sua vocazione iniziale, per potere fare fronte ai tantissimi problemi che sono all’orizzonte e che soltanto insieme possiamo affrontare”. Dopo l’incontro con Tajani, il card. Bassetti insieme a mons. Mariano Crociata e a mons. Gianni Ambrosio ha incontrato i parlamentari europei italiani. Nel pomeriggio ha avuto incontri con il vice presidente Frans Timmermans e con Luca Jahier, neo eletto presidente del Comitato economico e sociale europeo.

Parlamento Ue: Ilva di Taranto, rischi per la salute restano a livelli “non tollerabili”

(Bruxelles) “Rischi per la salute a livelli non accettabili”: lo si legge nella relazione approvata oggi sulla missione conoscitiva a Taranto effettuata lo scorso 18 e 19 luglio da una delegazione della commissione Petizioni del Parlamento Ue per incontrare i vertici dell’Ilva e dell’Eni e visitare gli impianti. Tali rischi per la salute dei residenti nelle zone limitrofe rimarrebbero “anche qualora le suddette aziende applicassero tutte le misure preventive previste dalla legge”. Secondo i deputati, “non ci sarebbero le condizioni necessarie per permettere un incremento della produzione a più di 8,5 milioni di tonnellate annue, così come proposto dall’azienda”. Contrariamente, “si raccomanda un limite produttivo di 6 milioni di tonnellate, limite che dovrebbe rimanere in vigore fino a che l’azienda non metterà in atto tutte le misure precauzionali per prevenire i danni ambientali”. Nel testo si sottolinea poi come l’Ilva “non abbia rispettato gli obblighi ambientali né le scadenze imposte dal governo italiano per ridurre l’impatto sul territorio, ad esempio non adottando le misure necessarie per proteggere la salute dei cittadini, come la copertura dei parchi minerali”.

Alfie Evans: mons. Cavina, “un piccolo guerriero che vuole vivere”

“Un piccolo guerriero che vuole vivere”. Così mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi, ha commentato al Sir la vicenda di Alfie Evans, il bambino di 23 mesi di Liverpool, ricoverato presso l’Alder Hey Children’s Hospital della città inglese, affetto da una patologia neurodegenerativa grave, ma mai diagnosticata esattamente. Il piccolo è stato staccato dalle macchine ieri sera alle 22.30 e dalla mattinata di oggi gli sono stati ridati ossigeno e acqua. “È quasi un miracolo”, ha aggiunto il vescovo, “se quanto detto dall’ospedale corrisponde alla verità in merito alla malattia. Le preghiere hanno avuto un loro effetto oltre al desiderio del bambino di voler vivere e all’affetto e all’amore che stanno dimostrando i genitori”. Mons. Cavina si è prodigato molto per la famiglia del piccolo riuscendo nell’intento di far incontrare i genitori di Alfie con Papa Francesco. “Una visita commovente quella del 18 aprile scorso – ricorda il vescovo – il papà era tremante davanti a Papa Francesco. La partecipazione del Pontefice e la condivisione di quel momento hanno sciolto i genitori di Alfie. Il padre Thomas ha parlato con il Pontefice a cuore aperto così come si può parlare ad un padre che è partecipe della tua sofferenza. Un Papa profondamente commosso che ha usato parole bellissime per sottolineare la forza di un padre che non si rassegna a perdere i suoi figli. L’incontro con il Papa ha contribuito a far conoscere al mondo intero il dramma di questo bambino e a smuovere le coscienze di tante persone. Per me questo è uno dei frutti positivi di questa drammatica vicenda che stiamo vivendo”. Senza entrare nel merito scientifico poiché “non sono un medico”, sottolinea mons. Cavina, “non posso non notare una ostinazione anti-curativa che si pone all’opposto delle cure palliative: il bambino doveva morire dopo poco tempo dal distacco del ventilatore e invece continua a respirare e a vivere. I medici come spiegano questo fatto? E soprattutto: cosa stanno facendo per garantirgli di continuare a vivere?”.

Corea: Conferenza religioni (Kcrp), si “attende con impazienza l’arrivo di una primavera di pace”

La Corea attende “con impazienza” l’arrivo di una “Primavera di pace”. Per questo, in vista dell’imminente summit inter-coreano del 27 aprile e del Summit tra Corea del Nord e Stati Uniti che si terrà in maggio, i leader delle 7 principali religioni del Paese lanciano un appello a tutti gli attori impegnati sul campo perché “la Penisola coreana, una volta arena di rivalità tra i superpoteri, possa trasformarsi in una terra di pace e dialogo”. È quanto si legge in un comunicato della Conferenza coreana delle religioni per la pace (Kcrp) che il suo presidente mons. Kim Hee-joong, arcivescovo di Gwangju e presidente anche dei vescovi coreani, ha fatto arrivare oggi al Sir.
“Dalle Olimpiadi invernali 2018 – si legge nel comunicato – abbiamo assistito a segni positivi di pace nella regione, che speriamo possano sbocciare come i fiori in primavera. L’imminente summit inter-coreano del 27 aprile e il Summit tra Corea del Nord e Stati Uniti che si terrà in maggio saranno ricordati come importanti spartiacque nella storia dell’umanità”. I leader religiosi ricordano come l’ultima barriera lasciata dalla Guerra Fredda sia quella che divide il Sud e il Nord della Corea. E scrivono: “Quando il calore del dialogo e della reciproca comprensione scioglierà anche questa barriera, verrà presto il tempo in cui tutte le persone del mondo potranno essere ispirate a fare ogni sforzo possibile per imparare a vivere insieme”.

Vaccinazioni: Lorenzin (min. Salute), “dati confortanti da 0 a 6 anni. Ci aspettiamo un miglioramento nel 2018”. “Necessaria alleanza tra politica e scienza”

“I dati di bilancio sono confortanti nella fascia d’età 0-6, a pochi mesi dalla obbligatorietà. Ci aspettiamo un incremento migliore nel 2018”.
A dirlo è stata Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, in occasione della conferenza di presentazione dei dati di copertura vaccinale al 31 dicembre 2017. “Purtroppo – ha proseguito – restano le regioni adriatiche ancora con una forte resistenza e una copertura non sufficiente, soprattutto del morbillo”. “L’arma principale è la vaccinazione – ha aggiunto -, la differenza dei sistemi sanitari nelle varie regioni ha provocato problemi di gestione. C’è la necessità di una offerta per gli adulti. Fare un lavoro di prevenzione, a prescindere dalla obbligatorietà della legge. Così come è importante la vaccinazione in gravidanza. Oggi è la giornata mondiale contro la meningite, una malattia che non è scomparsa, contro la quale l’unica arma è la vaccinazione. È incredibile che nel 2018 dobbiamo parlare di cultura vaccinale ma è così. L’obiettivo è raggiungere il 95% di copertura ma dobbiamo aumentarla in tutte le fasce d’età, altrimenti la popolazione resta a rischio. La vaccinazione è soprattutto rivolta ai pazienti fragili come gli anziani, quindi non abbassiamo la guardia”.

25 aprile: Mattarella, “Resistenza fa parte della nostra storia”. “Far conoscere ai giovani il valore di impegno, responsabilità e solidarietà”

“La Resistenza fa parte della nostra storia. Nata spontaneamente nelle città, nelle periferie, nelle campagne e sulle montagne, coglieva il bisogno di pace, di giustizia e di libertà. Ha ridato dignità alla Nazione”. Lo ha ricordato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale gli esponenti delle Associazioni combattentistiche e d’arma alla vigilia del 25 aprile, giorno nel quale si ricorderà il 73° anniversario della Liberazione. Rammentando il contributo di civili e militari nella Resistenza, Mattarella ha sottolineato che “tutti questi eventi, comportamenti, passioni, generose dedizioni vanno ricordati costantemente, con convinzione, anche perché, in tanti Paesi, le società di oggi, pur passate attraverso i drammi umani, le sofferenze e le macerie del ventesimo secolo, sembrano, talvolta, aver attenuato gli anticorpi all’egoismo, all’indifferenza e alla violenza, avvertiti intensamente dalle generazioni che hanno vissuto il secolo delle due guerre mondiali e le crudeltà delle dittature”. “Affiorano ogni tanto segnali che manifestano rigurgiti di autoritarismi, di negazionismi, di indifferenza rispetto ai fondamentali diritti della persona umana, di antisemitismo, di malintesi egoismi nazionali”, ha ammonito il Capo dello Stato, secondo cui “chi ha lottato, chi ha sacrificato la propria vita, per la libertà, per la giustizia e per la democrazia, costituisce un esempio per tutti e ci ha consegnato un patrimonio di valori che va custodito e trasmesso”. Mattarella ha anche rilevato come sia “di grande importanza far conoscere ai giovani, con le testimonianze e la coerenza delle vostre scelte passate, il valore dell’impegno, della responsabilità e della solidarietà”.

Nepal: Caritas, un dossier a tre anni dal terremoto e gli interventi contro le tossicodipendenze

A tre anni dal terremoto che il 25 aprile 2015 colpì il Nepal, mentre proseguono gli interventi di ricostruzione, la Chiesa locale è particolarmente attiva nella ricerca di soluzioni alla problematica della droga, che coinvolge spesso una fascia di popolazione che sta ai margini della società. “Purtroppo la carenza di servizi e le difficoltà di accettazione delle persone dipendenti da sostanze sono trasversalmente diffuse nella società nepalese ed è crescente l’urgenza di un cammino e di una maturazione su questi temi”, spiega Caritas italiana, che pubblica oggi on line il Dossier “In cerca di dignità” che contiene, tra l’altro, gli esiti di una ricerca per verificare il livello di stigma sociale nei confronti delle persone con problemi di tossicodipendenza o ex tossicodipendenti in Nepal. I numerosi interventi di urgenza, riabilitazione e ricostruzione – sempre con un’attenzione specifica alle persone più ai margini – realizzati da Caritas italiana dopo il terremoto del 2015 ammontano a oltre 7 milioni di euro.

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