A Sanremo ogni scandalo vale. Serie di “casi” orchestrati nel nome del “dio share”. Manca la musica

Mensa universitaria affollata. Interno giorno. Martedì a pranzo, una manciata di ore prima di andare in stampa con questo numero. Seduti al tavolo, tre ragazzi parlano di Festival: lui difende l’indifendibile (Paola e Chiara), lei che non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere da Elodie (che c’è da rimproverarle?), un’altra lei che certifica la perfezione del Mengoni nazionale.

A Sanremo ogni scandalo vale. Serie di “casi” orchestrati nel nome del “dio share”. Manca la musica