Caritas antoniana. Sostegno ai conventi ucraini ed europei che accolgono i profughi
Sono i profughi dell’Ucraina i destinatari del progetto di sostegno individuato quest’anno da Caritas sant’Antonio.
Lì, fin da subito i confratelli della Custodia provinciale della Santa Croce in Ucraina si sono attivati per dare una mano accogliendo nei conventi i profughi in fuga, trasportando aiuti umanitari, aiutando le persone a rifugiarsi in Stati confinanti. Con il progetto della Caritas ogni anno i frati cercano di indirizzare e dare un obiettivo concreto all’accorrere dei pellegrini per la festa del Santo. Inizialmente i frati avevano pensato di orientare l’attenzione alla rotta balcanica ricostruendo un centro di accoglienza per i ragazzi in fuga da Afghanistan, Siria e altre zone di guerra, poi l’urgenza del momento ha portato al tema dei profughi in Ucraina.
«Antonio era solito dire “cessino le parole, parlino le opere” – sottolinea padre Antonio Ramina, il rettore – la sua Parola si rivela come opera, capace di scuotere le coscienze, richiamare alla giustizia e alla pace. Parole giuste e convincenti che attirano ancora oggi folle di devoti. La sua parola è strumento importantissimo, richiamo alla pace, dono per gli altri, per i poveri, i bisognosi, per coloro che cercano una via di giustizia».
Cinque i conventi in Ucraina, tre a Nordovest (Leopoli, Mackivci e Bil’shivtsi) e due a sinistra del fiume Dniepr (a Boryspil e Kremenchuk) e 27 nei Paesi confinanti, centinaia i volontari che offrono un aiuto per assicurare accoglienza, dare cibo, medicine, assistenza spirituale e psicologica. I conventi al confine, in particolare quelli polacchi, sono i più attivi sul fronte dell’accoglienza. Quello di Cracovia mette a disposizione 135 posti letto ogni giorno. C’è una condivisione di materiali con tutti, con la gente, ma anche con le istituzioni, gli ospedali, gli asili, le scuole. È a questa iniziativa che viene devoluto anche il ricavato della serata finale, l’evento di chiusura del cartellone della rassegna antoniana: venerdì 24 giugno, alle 21 il sagrato della Basilica ospiterà il concerto gospel del Summertime choir diretti dal maestro Walter Ferrulli nello spettacolo di beneficenza intitolato Smile. Musica, energia, sorrisi: questo è quello che serve per dare forza e trasmettere solidarietà ai profughi in fuga dalla guerra.
Per i single
Il 25 giugno, alle 18 in Basilica, la tradizionale messa di “Sant’Antonio Casamenteiro”, per persone single che chiedono, con la grazia della fede, di trovare un senso alla vita, la propria strada, l’anima gemella