Conflitto israelo-palestinese, Unicef: “57 bambini uccisi nell’ultima settimana”
Il Direttore generale dell'Unicef, Henrietta Fore: “La violenza, le uccisioni e l'odio devono cessare. I diritti umani internazionali e il diritto umanitario devono essere rispettati. L'unica soluzione è una soluzione diplomatica, per il bene di tutti i bambini e del loro futuro"
"Mentre l'ultima grave escalation del conflitto israelo-palestinese raggiunge una settimana, e dopo che il Consiglio di Sicurezza si è riunito ieri per discutere degli ultimi sviluppi sul campo, rinnovo il mio appello per una fine immediata della violenza”. Così in un comunicato il Direttore generale dell'Unicef, Henrietta Fore. Che continua: “Nell'ultima settimana, almeno 55 bambini nello Stato di Palestina e 2 bambini in Israele sono stati uccisi. La paura e la distruzione stanno aumentando da entrambe le parti. A Gaza, le scuole sono state distrutte, le case e gli uffici sono stati rasi al suolo e intere famiglie sono state sfollate. In Israele, scuole, case ed edifici sono stati danneggiati”.
“La violenza, le uccisioni e l'odio devono cessare – conclude -. I diritti umani internazionali e il diritto umanitario devono essere rispettati. I civili e le infrastrutture civili devono essere protetti. L'unica soluzione è una soluzione diplomatica, per il bene di tutti i bambini e del loro futuro".
Nonostante le violenze in corso, l'Unicef continua a fornire aiuti nella Striscia di Gaza con forniture pre-posizionate, come soluzioni saline, glucosio, antibiotici, soluzioni reidratanti orali, e materiali per la distribuzione e la purificazione dell'acqua. “Chiediamo l'accesso umanitario per portare una maggiore assistenza estremamente necessaria”, afferma l’associazione.