18/05/2024
Nella S. Scrittura e precisamente nel Sal 150, troviamo l’invito a tutte le creature della terra di lodare, di inneggiare a Dio, infatti l’imperativo ebraico “Hallelû Jah: lodate il Signore” è composto da: hallelû, “lodate” e Jah “Jahweh-Dio”. Possiamo cogliere, come ci insegna la Madre Chiesa nel Ccc 2649, che la lode è la forma più elevata di preghiera, la più gradita al Signore, perché totalmente disinteressata, esalta Dio per sé stesso, senza nulla chiedere in cambio. La lode unisce l’uomo a Dio, gli uomini fra loro, il cielo alla terra; unisce gli uomini alle schiere angeliche, la cui unica ragione d’esistere è di lodare incessantemente il tre volte Santo per l’eternità.