01/05/2024
Preghiera deriva dal latino precarius, che vuol dire “concesso per favore”, ma anche “precario, incerto” e direi fragile. Dico questo perché la mia esperienza di preghiera durante la vita quotidiana non è solo liturgica (come le lodi, per esempio) e dunque concentrata in un momento specifico, durante il quale tutti noi ci dedichiamo (o cerchiamo di farlo) solo alla preghiera, ma diffusa e contemporanea all’agire. Mi spiego meglio. Nella mia giornata lavorativa sostanzialmente visito pazienti psichiatrici o parlo con i loro familiari o discuto con i colleghi i problemi (spesso davvero insormontabili) dei nostri pazienti