È mancato improvvisamente Armando Gennaro, già docente e sindaco, un credente di spessore
Già docente di Chimica all'Università e sindaco di Abano Terme, è stato per dieci anni vicepresidente del Consiglio pastorale diocesano. Dal 2018 era presidente del consiglio di amministrazione dell'Irpea su nomina del vescovo Claudio.
Le esequie martedì 19 aprile alle 16 in Cattedrale.
Si è spento nella notte Armando Gennaro. Una notizia tanto inattesa quanto dolorosa per l’intera comunità diocesana di Padova che si è riverberata nelle stanze della curia durante un momento di preghiera in vista della Pasqua che ha coinvolto il vescovo Claudio e tutti i dipendenti dell’ente e delle società collegate. «Possiamo riconoscere con grande libertà e semplicità che Armando Gennaro – è stato il pensiero di mons. Giuliano Zatti, vicario generale – è uno di quei laici che hanno fatto la storia della nostra Chiesa».
Gennaro infatti aveva avuto modo di emergere in moltissimi campi. La sua dedizione all’Ateneo viene ricordata per il suo incarico di docente ordinario di Chimica fisica, ma anche per l’intensità del suo impegno come pro rettore all’edilizia tra gli anni 2009 e 2015, quelli decisivi per la realizzazione di progetti come il recupero del polo umanistico di via Beato Pellegrino e di palazzo Cavalli.
La politica euganea lo ricorda come figura di spicco della Democrazia cristiana locale, primo cittadino della sua Abano Terme dal 1979 al 1982 e successivamente dal 1988 al 1993.
E tuttavia Armando Gennaro non ha mai fatto mancare il suo impegno attivo all’interno della comunità cristiana. Gli anni più intensi sono stati probabilmente quelli che vanno dal 1998 al 2008, quando ha ricoperto l’incarico di vicepresidente del Consiglio pastorale diocesano. Al momento della morte era presidente del consiglio di amministrazione dell’Irpea, nominato dallo stesso vescovo Cipolla il primo ottobre del 2018 e proprio in questa veste compare anche nel numero di Pasqua del nostro giornale: l’ente che guidava, infatti, ha appena acquisito Casa Tescari a Vigodarzere con l’impegno nei confronti della parrocchia di continuare a sviluppare l’azione sociale della struttura nata come segno comunitario in occasione del Giubileo del 2000. Proprio questo servizio era stata l’occasione per l’ultima telefonata con chi scrive, lunedì mattina, su questo progetto e sulle altre vicende ecclesiali, non ultimo il sinodo che si aprirà tra un mese e mezzo. L’impegno era quello di incontrarci appena possibile per continuare il confronto, un confronto che continuerà, anche se non di persona.
Armando Gennaro è stato per molti battezzati un esempio, un credente disinteressato che ha saputo servire la Chiesa in virtù di una fede solida e radicata. «È stato per me un onore averlo nel consiglio pastorale di Tencarola, quand’ero parroco lì – commenta don Raffaele Gobbi, rettore del Seminario di Padova – La sua presenza era sinonimo di una sensibilità ecclesiale rara e preziosa». Il parroco di Montà, già vicario episcopale per i rapporti con il territorio, don Marco Cagol ha scritto nel suo profilo Facebook: «Un uomo di grande spessore umano, culturale e scientifico, professionale, sociale ed ecclesiale. Ho imparato molto da lui, negli anni dell'impegno alla pastorale sociale e anche dopo».
A motivo di questo impegno e dell'affluenza che si immagina, le esequie di Armando Gennaro saranno celebrate nella Cattedrale di Padova martedì 19 aprile alle 16.