Festival Biblico 2022. Sguardo all’oggi e al domani

L’edizione 2022 del Festival biblico, la 18a, ha come “protagonista” il libro dell’Apocalisse che a Padova e provincia si svilupperà in due fine settimana: dal 5 all’8 maggio e dal 27 al 29

Festival Biblico 2022. Sguardo all’oggi e al domani

«E vidi un nuovo cielo e una nuova terra» (Ap 21,1) è il titolo scelto per la 18a edizione del Festival biblico, progetto promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo al quale aderiscono le Diocesi di Adria-Rovigo, Padova, Treviso, Verona e Vittorio Veneto.

“Protagonista” dei numerosi appuntamenti in programma – in Diocesi di Padova, in particolare, si terranno in due fine settimana: 5-8 maggio in alcune sedi della provincia e 27-29 maggio in città – è il libro dell’Apocalisse: «Un libro di profezia – sottolineano gli organizzatori – che porta con sé l’annuncio del significato della storia e apre a una visione sul futuro pur restando ben radicato nel presente, e di rivelazione – questo significa, infatti, il termine άποκάλυψις, apokálypsis, in greco – ponendo Gesù, il Crocifisso-Risorto, come chiave di lettura dell’intera vicenda umana e del mondo. Pensiamo che Apocalisse sia un libro che offre delle chiavi interpretative per decifrare questo presente ambivalente, con coraggio, senso di responsabilità e con uno sguardo di speranza, come recita il titolo scelto per l’edizione 2022. Quest’anno il Festival biblico sarà, quindi, occasione sia per accostare il testo dell’Apocalisse e indagarne alcuni degli aspetti più salienti, sia per approfondire alcune questioni che segnano il nostro tempo e che questo libro ispira: quale può essere un nuovo senso del presente e del futuro? Stiamo già abitando il tempo nuovo? Come assumere il “mistero” in quanto parte integrante della vita umana che sfugge a ogni categorizzazione? Come interpretare la tensione costante tra bene e male? La vittoria dell’Agnello: la mitezza può davvero avere la meglio sulla forza, l’arroganza, le ideologie?» Quattro saranno le prospettive principali attraverso le quali si articolerà la riflessione: biblico-esegetica (approfondimenti sul testo), antropologica-filosofica (per riflettere sul senso e le dimensioni del tempo), geopolitica (che si concentra sull’oggi e sull’invito di Apocalisse a leggere e vivere ogni tempo presente), linguistica e del pensiero critico (entrambe strettamente connesse a concetti chiave del nostro vivere, come libertà, scelta, coerenza e responsabilità).

«Il percorso del Festival – che si svolgerà lungo tutto il mese di maggio, ma non solo – sarà occasione per capire come Apocalisse non sia un libro per profeti di sventura, che annuncia catastrofi o sconvolgimenti, ma sia al contrario rivelazione della meraviglia e dello stupore di fronte al mondo, alla realtà che emerge nella vita di ciascuno perché sia custodita e protetta. In questo senso recuperare uno sguardo contemplativo sulla vita e sul destino positivo di tutta la storia, tra le acque tumultuose della malattia, dell’ingiustizia e della morte, è il principio che permette di agire per il benessere dell’umanità resistendo, con lo sguardo in avanti, alla tentazione di cadere nell’indifferenza o nella rassegnazione». Info: festivalbiblico.it

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