"Il benessere della persona e dell'impresa. Un nuovo modello per la produzione di valore". Ucid e Ascom su Zoom il 29 ottobre alle 16

Purtroppo l’aumento dei casi di Covid ancora non consente lo svolgersi del calendario di incontri secondo le consuete modalità di ritrovo dei Soci, ma l’UCID Sezione di Padova prosegue con le sue iniziative aperte appunto, oltre che ai Soci, anche ai simpatizzanti che seguono con interesse le attività proposte.

"Il benessere della persona e dell'impresa. Un nuovo modello per la produzione di valore". Ucid e Ascom su Zoom il 29 ottobre alle 16

I prossimi appuntamenti – che si svolgeranno quindi utilizzando le nuove modalità comunicative imposte dal distanziamento sociale – nascono dalla volontà di collaborare con ASCOM Padova.

IL WEBINAR

Il primo incontro in videoconferenza sulla piattaforma Zoom è quindi fissato per giovedì 29 ottobre p.v. alle ore 16.00, e si intitola «IL BENESSERE DELLA PERSONA E DELL'IMPRESA. UN NUOVO MODELLO PER LA PRODUZIONE DI VALORE».

Si parlerà dell'evoluzione della cultura d'impresa dove la produzione di valore è promossa attraverso una interpretazione più ampia del rapporto di lavoro:  il lavoratore trova spazio  come persona con le sue esigenze di sicurezza, giustizia, benessere che divengono per l'impresa opportunità da cogliere e non solo una sterile lista di vincoli normati.

«Questa collaborazione con ASCOM Padova davvero è una gradita novità per il nostro calendario incontri – anticipa Massimo D’Onofrio Presidente UCID Padova –. ASCOM è una importante realtà del territorio che, pur vivendo le difficoltà del momento, dimostra di saper reagire analizzando i nuovi scenari alla ricerca di soluzioni per il futuro.»

I TEMI

«L’idea di questo convegno nasce da un progetto che si era sviluppato prima della epidemia di Covid – spiega il relatore MARCO ITALIANO Responsabile Formazione - Confcommercio Imprese per l'Italia - Ascom Padova. Alla base la convinzione che per rendere più efficaci i comportamenti di sicurezza in azienda era necessario compiere il passaggio dal concetto di obbligatorietà della normativa al concetto di responsabilità individuale del lavoratore. Lo stop impostoci dalla pandemia ha suscitato nuove riflessioni: la centralità della persona intesa come lavoratore diventa risorsa umana all’interno dell’azienda, diventa elemento strategico. E dall’altro lato, le aziende sono più consapevoli e stanno cambiando gli strumenti e i processi di gestione delle risorse umane al di là delle disposizioni di distanziamento sociale, dello smart working, dell’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche: da lavoratore a Persona, ecco il cardine del cambiamento economico, culturale e sociale. Al benessere aziendale si àncora il concetto di benessere in generale, quel welfare che diminuisce nel lavoratore, stress e tensioni aumentando quindi la sicurezza aziendale. Da qui, allacciarsi ai valori etici condivisi da UCID è stato un passaggio naturale. Ciò che è interessante  – conclude MARCO ITALIANO – è che si sia partiti da concetti che in realtà sono legati al mondo del lavoro e della produzione, passando per sicurezza e benessere lavorativo in ambito aziendale per ritrovarci a condividere i medesimi ragionamenti etici che riportano al centro i valori della Persona».

Una sorta di crossing che vede due mondi apparentemente distanti intersecarsi proprio sul di un unico punto: la centralità della Persona e dei valori etici che regolano la vita della comunità civile.

«Il tema del mio intervento – spiega il relatore MARCO FERRERO Avvocato giuslavorista, UCID, co-founder Advance Srl Società Benefit, Portavoce Forum Terzo Settore Veneto –  è legato al welfare e alla coesione sociale; al ruolo dell’impresa rispetto alla comunità. Il Welfare aziendale ha attualmente una sua applicazione perché è incentivato e consente all’imprenditore una forma di remunerazione diretta a beneficio del lavoratore. Ma al di là dell’evidente aspetto utilitaristico, mi piace rilevare come questa possibilità di utilizzare il welfare aziendale generi, in verità, una opportunità data dal fatto che in parte il welfare aziendale possa essere realizzato coinvolgendo il terzo settore – in forma di associazioni o cooperative –, di per sé portatore di competenze e di valori che possono contaminare positivamente l’eco sistema aziendale attraverso questa relazione. Una delle opzioni è che il welfare aziendale possa essere messo in campo attraverso un contesto di welfare di comunità; la dimensione comunitaria, oltre che favorire i processi di radicamento dell’impresa sul territorio in cui nasce o dove opera, può essere chiave di lettura o impostazione che consente alla azienda stessa di cogliere opportunità che hanno ripercussioni in termini di valore, doppiamente utili anche dal punto di vista della coesione sociale. Fattore quest’ultimo particolarmente importante anche dal punto di vista sociale rispetto allo scenario che ci troviamo dinanzi in questo preoccupante momento storico. Il  ricorso al welfare aziendale potrebbe quindi volgersi verso il welfare di comunità, concorrendo di fatto alla coesione della comunità territoriale in cui avviene.  Si alimenta così una economia di prossimità e si concorre ad favorire nel contempo una rete di benefici condivisi sia per l’imprenditore che per il lavoratore. Proviamo quindi a costruire delle opportunità di welfare aziendale collegate al welfare di comunità: in questo modo, di fronte alle sfide difficili di questo tempo renderemo più coesa la comunità e il territorio nella quale l’azienda esiste e opera».

IL PROGRAMMA

Inizio collegamento ore 16.00

Primo intervento:

Da lavoratore a persona: i cambiamenti economici, culturali e sociali che stanno caratterizzando questo periodo

LUIGI MIGLIORE, Psicologo del lavoro, CEO di Network Training srl, espero di Ricerca e Sviluppo e componente di diversi Network Internazionali di Ricerca nel settore delle HR

Secondo intervento:

Da sicurezza a benessere; da obbligo a senso di giustizia

GIANLUCA GROSSI, Consulente Formatore e Amministratore di S5 srl

Terzo intervento:

Da assistenza a inclusione: welfare di comunità e coesione sociale

MARCO FERRERO, Avvocato giuslavorista, UCID, co-founder Advance Srl Società Benefit, Portavoce Forum Terzo Settore Veneto

Moderatore, MASSIMO D’ONOFRIO, Presidente UCID Padova.

È  necessaria la conferma della partecipazione ahttps://www.eventbrite.it/e/biglietti-un-nuovo-modello-per-la-produzione-di-valore-in-un-mondo-in-cambiamento-124562051449

 Prossimo Incontro

Sempre sotto l’egida UCID Padova-ASCOM Padova,  giovedì 12 Novembre p.v., parleremo di Digitalizzazione ed impatto economico/sociale: alla luce della situazione pandemica, si tratterà dei rischi ed opportunità aperti dal digitale/web per il mondo del commercio con tutte le ricadute per l'intero territorio. Seguirà il link per l’adesione.

Fonte: Ucid

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Fonte: Comunicato stampa