L’Alzheimer può cancellare la memoria, ma con il calcio...
«I Mondiali di calcio hanno scandito i tempi della nostra vita». Chi di voi si riconosce in questa affermazione di Federico Buffa? Può valere anche per un Europeo, un campionato nazionale, una Champions League o una partita vista dal vivo.
Se percorriamo a ritroso i ricordi, chi si rispecchia in questa frase, sa di cosa parlo: difficile da spiegare, ma c’è un istante o una partita o un tiro, più intimo e personale rispetto a un altro, che rimane impresso. E con esso il contesto: la stagione dell’anno, chi si aveva accanto, dove ci si trovava, un brivido. Memoria, ricordi e pallone. Arriva, però, un punto nel tramonto della vita dove la memoria si dirada, i ricordi si fanno sempre meno tangibili e rimane solo una sfera che rotola, indistinta. L’Alzheimer cancella anche questo. Su questa rubrica accolgo nuovamente un’iniziativa inglese: lo scorso 26 marzo, nell’amichevole contro il Belgio, nel secondo tempo i calciatori della Nazionale dei Tre Leoni sono scesi in campo indossando maglie prive dei loro cognomi. «Il calcio dovrebbe essere indimenticabile – si legge nel comunicato della Federazione – Sfortunatamente per alcuni, non lo è. Vogliamo far riflettere le persone: chi è affetto da demenza può dimenticare i suoi ricordi più preziosi. Tra questi può esserci anche il nome dei propri calciatori preferiti. Una persona su tre è affetta da demenza senza che ci sia stata una diagnosi, perché troppe persone credono che sia un normale segnale dell’invecchiamento». In Italia si stima che circa 600 mila persone soffrano di questa patologia. E a proposito di ricordi, questa iniziativa ha fatto riaffiorare in me un progetto di qualche anno fa, sempre valido, “Fútbol vs Alzheimer”, della rivista spagnola Líbero: quattro edizioni stampate come se fossero state pubblicate decine di anni fa, con lo stile grafico dell’epoca e datate anni Quaranta, Cinquanta, Sessanta e Settanta. Strumenti terapeutici, studiati con specifiche équipe, con i momenti più belli della storia del calcio ed esercizi per stimolare la memoria. Gazzetta dello sport, hai preso nota?