Lo scorso 29 luglio è scomparsa improvvisamente Elisabetta Benvenuti, insegnante di religione. Un sorriso che non si spegnerà
Incontrare Elisabetta è stato per noi incontrare una donna matura, intelligente, creativa, con una profonda libertà interiore.
Così è diventata in breve tempo una carissima amica con la quale confrontarsi, scambiare esperienze relative alla scuola e alla nostra vita. Sapeva dare valore ai talenti che abilmente intuiva in chi intrecciava il suo cammino, incoraggiando ad attingere alla vita tutta intera, non per tenersela stretta, ma per farne dono.
Ricordiamo i suoi racconti sull’esperienza in Africa quando girava nei villaggi per aiutare le famiglie a combattere la denutrizione dei bimbi e ci pareva d’essere con lei, tanto i suoi ricordi di persone e paesaggi erano vividi.
Indimenticabile poi l’incontro settimanale con noi, gruppetto degli “Intrecciati” durante il lockdown, che attendevamo come momento di condivisione dei nostri vissuti, di scambio, di amicizia e di sonore risate.
Venuta al mondo per amare, lasci al mondo tanto Amore, felici di esserne stati toccati anche noi.
gli “Intrecciati”
Fabio, Claudia, Daniele
Durante la celebrazione di commiato, don Lorenzo Celi ha detto di Elisabetta: «In lei ho sempre letto la passione per la vita e una fede fortissima che traduceva nel suo lavoro, per lei vocazione e servizio. Amatissima dai suoi alunni (io stesso ne ho conosciuti alcuni he mi parlavano di lei come un «mito di prof»), si è spesa senza riserve per il loro bene e per il bene della scuola dove da anni insegnava religione. Per l’ufficio di Pastorale dell’educazione e della scuola ha rappresentato un punto di riferimento costante: sapeva leggere con intelligenza le varie situazioni e consigliare in modo discreto e sempre per il bene. Ha accompagnato come mentore anche molti studenti dell’Istituto superiore di scienze religiose durante il tirocinio: di loro riusciva sempre a cogliere i lati migliori e, con verità e mitezza, correggere lacune e fragilità. Il suo sorriso sereno continuerà a fare bene a quanti la porteranno nel cuore».