Openpolis: "L’aumento dell’aiuto pubblico allo sviluppo in Europa è illusorio"
La fondazione dedica un approfondimento ai dati dell’ultimo rapporto AidWatch di Concord Europe. La tesi è che la maggior parte dell’aumento è imputabile alla componente cosiddetta "gonfiata", ovvero tutte quelle risorse che vengono contabilizzate come Aps ma che di fatto non raggiungono i paesi beneficiari

Nel 2022 l'aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) dei paesi Ue ha raggiunto la cifra record di 84 miliardi di euro, oltre 13 miliardi in più rispetto al 2021. Tuttavia a ben vedere la maggior parte di questo aumento è imputabile alla componente cosiddetta "gonfiata", ovvero tutte quelle risorse che vengono contabilizzate come Aps ma che di fatto non raggiungono i paesi beneficiari. È quanto emerge dall'ultimo rapporto AidWatch di Concord Europe, che valuta la quantità e la qualità dell'aiuto. A questo rapporto Openpolis dedica un approfondimento.
La voce principale dell'aiuto gonfiato è quella relativa alla spesa per i rifugiati nel paese donatore, ovvero risorse utilizzate per gestire l'accoglienza e che quindi secondo Concord non dovrebbero rientrare nel computo della cooperazione internazionale. Nel 2022 tale voce ha pesato per il 16,5% di tutto l'Aps dei paesi Ue (13,9 miliardi di euro), triplicando rispetto all'anno precedente. Dietro questo incremento c'è in maniera particolare l'accoglienza offerta ai profughi ucraini.
Sono solo tre i paesi europei (Lussemburgo, Svezia e Germania) che hanno raggiunto o superato un rapporto tra Aps e reddito nazionale lordo pari allo 0,70% (l'obiettivo posto dall'Agenda 2030 dell'Onu). L'Italia è ferma allo 0,32%, una quota che cala ulteriormente, allo 0,24%, al netto dell'aiuto gonfiato che nel nostro paese rappresenta il 25% del totale.