Spirito Santo, quartiere Forcellini. Giovani cuore della festa dal 6 settembre

La comunità di Spirito Santo quest’anno si concentra sul tema delle nuove generazioni e della prevenzione. Un’attenzione è data anche alla multiculturalità

Spirito Santo, quartiere Forcellini. Giovani cuore della festa dal 6 settembre

La tradizionale festa settembrina della parrocchia di Spirito Santo è l'appuntamento principe di fine estate per tutto il quartiere Forcellini. Al via da venerdì 6 settembre, otto serate per vivere insieme la comunità e per approfondire le tematiche legate ai giovani e alle sfide che la vita pone loro d'innanzi. «Alla nostra festa parrocchiale si sta bene – racconta Andrea Mazzucato, da quattro anni coordinatore dell'appuntamento – ma non è solo per mangiare e ballare insieme che la organizziamo: abbiamo cercato di investire per dare maggiore attenzione alla cultura e alla prevenzione, come nel caso della serata di quest’anno con la testimonianza di Giorgia Benusiglio».

Da quando, nel 1999, la vita di Giorgia Benusiglio è stata cambiata prima da una piccola dose di ecstasy e poi da un trapianto di fegato che le ha ridato una speranza di vita, ogni sua energia è spesa per mettere in guardia i giovani dal rischi legati alle droghe.
Come ricorda il tema scelto quest'anno per la festa settembrina, i giovani sono speranza e futuro ed è proprio per proteggerli e aiutarli a crescere che tutta la comunità è chiamata a operare insieme.

Non c'è solo impegno, comunque, nell'appuntamento settembrino a Spirito Santo: oltre un centinaio di adulti volontari e una trentina di ragazzi serviranno qualcosa come seimila coperti all’ombra del tradizionale stand gastronomico, noto anche per il ricco menù di pesce. Tutto, nello stand come in cucina, è sempre più votato alla tutela dell'ambiente che ci circonda, a cominciare dalle stoviglie biodegradabili.

A tavola, però, ci si ritrova per mangiare insieme e l'occasione più originale è sicuramente quella della cena multietnica: mercoledì 11 settembre, dalle ore 20 sarà possibile prendere parte a un giro gastronomico del mondo, passando per la Cina, Cuba e il Marocco finendo poi in Romania. Un invito rivolto a tutti i membri della comunità, per creare aggregazione e sentirsi tutti un po’ più a casa. 

Sentirsi a casa nella parrocchia di Spirito Santo non è poi una situazione così insolita, a cominciare dalla celebrazione dell’eucaristia. «Su indicazione del consiglio pastorale e del gruppo liturgico – racconta il parroco, don Giancarlo Battistuzzi – abbiamo apportato alcune modifiche alla celebrazione: la liturgia della Parola non viene celebrata nel presbiterio ma vicino all'ingresso della chiesa, come fosse un salotto dove siamo invitati a entrare. Alla fine, il momento della Parola è il momento in cui si incontra Gesù, come in casa propria». La celebrazione poi si sposta in processione attraverso la chiesa, come se gli invitati nella casa del Signore dal salotto fossero invitati alla sua mensa. «Entrando in chiesa – continua don Giancarlo Battistuzzi – i fedeli sono invitati a deporre nelle ceste delle cose che vengono dalla propria dispensa di casa. Tutto quello che è raccolto viene poi portato con la processione offertoriale e, al termine della celebrazione, riportato all'ingresso dove chi vuole può prendere qualcosa e portarlo a chi ne ha bisogno». Anche solo un pacco di pasta o un chilo di sale possono fare la differenza, ma soprattutto dare un segnale di vicinanza e fraternità al prossimo e forse questo è il messaggio che più forte s'innalza dall'esperienza parrocchiale di Spirito Santo.

Testimone

«Dal momento in cui ho avuto una seconda opportunità – inizia così la biografia di Giorgia Benusiglio, nata a Milano nel 1982 – ho deciso di trasformare la mia esperienza in una lezione di vita». La seconda opportunità è un trapianto di fegato che, provvidenzialmente, riesce a salvare la vita dell'allora neppure maggiorenne Giorgia che una piccola quantità di ecstasy, la ricerca dello sballo in una serata come tante, stavano per interrompere bruscamente. Da allora l'esistenza della ragazza è votata alla prevenzione, all'incontro con i giovani e le famiglie per spiegare i rischi della droga.

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