Vicariato di Quero-Valdobbiadene. Crisi? La carità non venga mai meno

Riflessione condivisa a partire dalle note della Diocesi sulla crisi energetica Decise insieme alcune scelte

Vicariato di Quero-Valdobbiadene. Crisi? La carità non venga mai meno

«Le note per la riflessione sulla crisi energetica suggerite dalla Diocesi sono un prezioso spunto per un sano confronto e uno scambio di idee anche tra le parrocchie del nostro vicariato». Ha esordito con queste parole il vicario foraneo di Quero-Valdobbiadene, don Romeo Penon, all’incontro organizzato venerdì 4 novembre con i consigli parrocchiali per la gestione economica delle quindici parrocchie del vicariato sul tema della crisi energetica. Presenti gli organismi di Valdobbiadene, Bigolino, San Giovanni, San Vito e le unità pastorali di San Pietro di Barbozza (che comprende anche Guia San Giacomo e Guia Santo Stefano) e di Quero (di cui fanno parte anche Alano di Piave, Campo di Alano, Caorera, Fener, Schievenin, Segusino e Vas). «L’incontro è servito anzitutto a prendere atto che ci è richiesta la sapienza di tenere insieme l’esigenza della partecipazione dei fedeli alla vita della comunità – spiega don Penon – a partire dalle celebrazioni liturgiche di cui dobbiamo preservare la dignità e lo stile della festa, e il dovere di accoglienza e cura dei poveri, con l’attenzione a non sprecare e a usare bene delle risorse di cui disponiamo». L’attuale situazione, tuttavia, non può essere solamente fonte di grande preoccupazione, «ma rappresenta un’occasione di conversione e di crescita nella responsabilità verso un uso più consapevole delle fonti energetiche, verso un maggiore rispetto dell’ambiente, suggerendoci il ritorno a usi e costumi ispirati ai criteri del buon senso e della giusta misura» chiosa il vicario foraneo di Quero-Valdobbiadene. I consigli parrocchiali per la gestione economica del vicariato hanno deciso quindi di ottimizzare i tempi e i luoghi degli incontri e delle riunioni, valorizzando spazi già riscaldati; di utilizzare, con debita autorizzazione dell’Ordinario diocesano, spazi più contenuti e di facile riscaldamento per le celebrazioni feriali; di apportare migliorie che aiutino a risparmiare negli impianti di riscaldamento ed elettrici, come pure negli infissi ancora privi di vetrocamera. «Assieme a queste attenzioni per evitare sprechi e usare bene le risorse è stata rilevata l’importanza di mettere al centro la solidarietà verso chi è nel bisogno – conclude don Romeo Penon – Si è ritenuto quindi importante continuare l’esperienza del Sostegno sociale parrocchiale: ogni parrocchia, in base alla propria situazione economica, cercherà le forme più adatte a reperire le risorse. È importante che tutta la comunità cristiana venga sensibilizzata alla carità, per individuare nuove vie per viverla, quale espressione autentica della nostra fede. Tra le proposte emerse c’è quella di dare valore, senza imporre, alla raccolta delle offerte alle porte della Chiesa in occasione dei funerali».

Gianluca Renosto

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