Villafranca Padovana Ricche proposte per i giovani

La parrocchia di Villafranca offre diverse possibilità di campi estivi ai giovani dai 14 anni in su; quella del duomo di Monselice andrà a Teano per occuparsi di terreni confiscati alle mafie.

Villafranca Padovana Ricche proposte per i giovani

L’unità pastorale di Villafranca Padovana è ricca di proposte per i giovani, a partire dalla terza media. «L’estate – afferma il parroco moderatore don Giuseppe Alberti – è un tempo di bellezza, che permette di fare esperienze che riempiranno di fragranza le nostre vite». E il richiamo è all'icona evangelica degli orientamenti pastorali diocesani 2017-18.

I 14enni, al campo pensato per loro, rifletteranno sulla scelta di essere cristiani. Per scoprire le radici della propria fede, si recheranno a Roma, tra storia ed echi della cristianità che hanno mantenuto intatti nei secoli valori che oggi, come allora, chiedono di essere scelti e condivisi. I ragazzi di prima superiore delle quattro parrocchie dell'up faranno la prima esperienza di vita comunitaria a Collio. Le attività svolte in questo campo puntano all'approfondimento della conoscenza reciproca, con l'obiettivo di proseguire il cammino di amicizia nel corso dell'anno ed evitare di allontanarsi e perdersi ciascuno nella propria realtà. I 16-17enni affronteranno un esercizio di fede più profondo, a Possagno e a Barbiana, mettendo in discussione tante certezze per ricostruire i fondamenti del proprio credere.

Negli ultimi due anni delle superiori, nuovi stimoli provengono dalla realtà per imparare a leggere i problemi e aprirsi alla carità. Questi ragazzi andranno a Rimini, presso la Comunità Papa Giovanni XXIII, che assiste persone fisicamente o socialmente svantaggiate. Gli universitari invece parteciperanno all'incontro di Roma con papa Francesco in agosto.

«La maggiore difficoltà da affrontare nell’avvicinare i giovani – spiega don Alberti – è quella di trovare un approccio innovativo e allo stesso tempo credibile, in una società che offre molte alternative e altrettante distrazioni. Per questo all’interno della nostra unità pastorale, grazie a un confronto tra operatori parrocchiali, è già nato un “progetto giovani”. Proveremo a trarre nuovi spunti anche dal Sinodo».

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