Affido, una legge per istituire la Giornata nazionale. “Un dono per le famiglie”

La proposta depositata alla Camera. Siani (Pd) primo firmatario: “Non chiediamo soldi ma di riconoscere il valore dell’affido”. La data scelta è il 4 maggio, giorno della promulgazione della legge 184

Affido, una legge per istituire la Giornata nazionale. “Un dono per le famiglie”

“Noi non creiamo problemi al Mef: non chiediamo soldi ma l'istituzione di una Giornata nazionale per riconoscere il valore dell’affido familiare”. Lo ha sottolineato questa mattina in una conferenza stampa alla Camera Paolo Siani (Pd), primo firmatario della proposta di legge 347 per istituire la Giornata nazionale dell’affidamento familiare. La data proposta è il 4 maggio, giorno in cui ricorre l’anniversario della promulgazione della legge n. 184, che disciplina tale istituto.
“Quello dell’affido è un fenomeno poco conosciuto anche nei numeri. Servirebbe un registro serio così come servirebbe avere affidi preventivi, concordati e programmati - aggiunge Siani -. Va ricordato che l’affido è un dono che una famiglia fa a un’altra famiglia e che fa bene ai bambini”. L’idea della Giornata nazionale nasce dal Tavolo nazionale affido, formato dalle realtà più importanti che in Italia si occupano del settore. “Chiediamo al Parlamento un’attenzione su questa grande sfida che riguarda tutti, la Giornata servirà a ricordare la bellezza e l’importanza dell’affido - aggiunge Stefano Lepri -. Abbiamo una buona legge la politica deve impegnarsi a promuoverla e potrebbe dare più risorse. L’affido è un’esperienza a tempo, è dentro un progetto che punta al rientro del minore nella famiglia d’origine, che deve essere capace di recuperare la propria capacità genitoriale”. Anche per Paolo Lattanzio è urgente approvare questa legge in tempi brevi.  “Questa sensibilità sull’ affido ha riportato l’attenzione sull’ infanzia e sulle nostre idee sempre più bambinocentriche, cioè centrate sul minore come soggetto titolare di diritti”. “L’affido c’è 365 giorni l’anno ma è molto bello che ci sia un giorno per celebrarlo”, aggiunge Marco Giordano del Tavolo nazionale affido. Per Frida Tonazzo è importante promuovere questo diritto anche per minori non accompagnati che arrivano soli perché in fuga da guerra,  violenza, povertà. “E’ importante una giornata che riconosca e faccia conoscere la passione, la fatica e l’affetto con cui le famiglie in ita accolgono per un periodo più o meno lungo li minori - afferma -. Sono una famiglia in più, un legame un più, una risorsa in più per questi bambini e ragazzi e le loro famiglie”.
Stando ai dati forniti da Paola Ricchiardi dell’Università degli studi di Torino, nel 2019 si è assistito a un’inversione tendenza rispetto agli affidi familiari: il numero superiore di inserimenti è in struttura anziché in famiglia, con 14 mila minori affidati ai servizi e 3500 alle famiglie. “I dati locali riferiti al Piemonte ci dicono che si è verificato un crollo, il clima di sfiducia è una delle cause. L’ipotesi ottimista che il calo sia dovuto a un miglioramento delle famiglie vulnerabili non è, invece, supportato dai dati, perché i dati nazionali ci dicono di un aumento dei  maltrattamenti e della violenza assistita in casa”, spiega.
Tra i motivi di allontanamento dal nucleo familiare ci sono le dipendenze e i disturbi psichiatrici dei genitori, la trascuratezza, l’incapacità genitoriale. “La tempestività degli interventi è fondamentale: quando un bambino arriva dopo 8 anni ha probabilità di avere compromissioni importanti e una traiettoria di vita insoddisfacente - altra sfida è aumentare gli affidi consensuali anziché giudiziari, il primo permette avere rapporti buoni o ottimi con le famiglie di origine nel 44% casi”. Anche per Alessandra De Grandis della Rete delle famiglie numerose la promozione dell’affido familiare è importante come risorsa per i territori: “le famiglie insieme alle istituzioni concorrono così al benessere della società”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)