Anziani, Auser: “Finanziare adeguatamente la riforma, non basta un semplice maquillage”

L’associazione è stata audita al Senato sul Ddl “Delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”. Ribadita la necessità di effettuare alcuni significativi aggiustamenti, partendo dal “fare dell’invecchiamento attivo l’architrave della riforma della non autosufficienza”

Anziani, Auser: “Finanziare adeguatamente la riforma, non basta un semplice maquillage”

“Il Ddl 506 di “Delega al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” è un buon punto di avvio per una riforma da tempo attesa, in quanto contiene tutti i punti nodali, anche se sono necessari alcuni significativi aggiustamenti”. Ѐ quanto dichiarato da Auser nella audizione presso la Commissione affari sociali del Senato.
In particolare, per Auser è necessario porre attenzione su alcuni aspetti, come illustrato nel corso della audizione e come riportato nella nota consegnata alla Presidenza della Commissione. Vediamo i punti evidenziati da Auser.

Fare dell’invecchiamento attivo l’architrave della riforma della non autosufficienza in quanto principale forma di prevenzione e valorizzazione delle persone anziane – sottolinea l’associazione -; chiarire l’architettura istituzionale della riforma con particolare riferimento al rapporto tra il Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa) e il Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (Snaa); definire meglio la filiera dei servizi di presa in carico, con particolare riferimento all’Assistenza domiciliare integrata (ADI) e ai Servizi di Assistenza Domiciliare (SAD) allo stato del tutto inadeguate”.

Occorre inoltre, per Auser, “prestare maggiore attenzione al lavoro di cura al fine di ridurre il sommerso, definirne la collocazione contrattuale, incrementare la professionalità, favorire l’aggregazione professionale; mantenere nell’impianto della riforma il ruolo dei caregiver; proporre un progetto d’insieme socialmente innovativo di residenzialità, cosi come proposto da Auser nel corso della pandemia”.
Inoltre, “rendere esigibile il diritto di invecchiare a casa propria, promuovendo l’offerta di modelli abitativi idonei ad ospitare persone fragili”.
Infine, secondo Auser, “è indispensabile finanziare adeguatamente la riforma. Pensare che sia sufficiente un semplice maquillage delle attuali risorse significa non aver capito la rilevanza sociale della riforma. Indubbiamente le organizzazioni del terzo settore daranno il loro contributo, ma è indubbio che prendersi cura di milioni di anziani non autosufficienti o a rischio di non autosufficienza richiede ben altro impegno”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)