Assegno unico, aumenti e arretrati per famiglie con figli maggiorenni disabili

Nei giorni scorsi Inps ha pubblicato il messaggio in cui spiega le modifiche introdotte dal decreto Semplificazioni. Obiettivo: “Assicurare un adeguato sostegno ai nuclei familiari con figli con disabilità a prescindere dall’età”

Assegno unico, aumenti e arretrati per famiglie con figli maggiorenni disabili

Aumenta l'importo dell'assegno unico e universale per le famiglie con figli maggiorenni con disabilità: è quanto prevede il decreto Semplificazioni (legge 122/2022), che “all’articolo 38 ha modificato, aumentandoli limitatamente all’anno 2022, gli importi spettanti ai figli disabili maggiorenni, al fine precipuo di assicurare un adeguato sostegno ai nuclei familiari con figli con disabilità a prescindere dall’età”. Lo spiega l'Inps nel messaggio pubblicato alcuni giorni fa. Lo stesso decreto prevede anche nuove disposizioni in presenza di nuclei familiari orfanili, composti da soggetti disabili gravi e titolari di pensione ai superstiti del genitore deceduto. Ed ecco le principali novità.

Innanzitutto, l’importo dell’assegno previsto per ciascun figlio minorenne (pari a un massimo di 175 euro mensili per un Isee pari o inferiore a 15 mila euro). Per il 2022 viene riconosciuto nella stessa misura anche per i figli maggiorenni, qualora questi abbiano una disabilità certificata. In secondo luogo, la maggiorazione prevista esclusivamente per i figli minorenni in base al grado di disabilità (da un minimo di 85 euro a un massimo di 105 euro), viene estesa e applicata, per il 2022, nella stessa misura a ciascun figlio con disabilità fino al compimento di 21 anni. Terzo, a partire dall'anno 2023, tornano le maggiorazioni di 80 euro mensili, per i figli maggiorenni disabili fino al compimento del ventunesimo anno di età, e di 85 euro mensili (che si riducono in funzione del valore Isee) per i figli maggiorenni disabili di età pari o superiore a 21 anni. Per il 2022, nel caso di nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, gli importi della maggiorazione transitoria di cui al comma 1 del medesimo articolo sono incrementati di 120 euro al mese per l'anno 2022.

L’assegno spetta anche agli orfani maggiorenni, a condizione che siano titolari di pensioni per i superstiti e abbiano una disabilità grave (ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104).

Nessuna novità, invece, per i figli fino a 18 anni, con o senza disabilità. “In applicazione dei nuovi importi - scrive Inps - i figli disabili beneficeranno di un assegno pari a un massimo di 175 euro (con Isee fino a 15 mila euro) a cui vanno aggiunti, anche per i figli fino a 21 anni, a titolo di maggiorazione, fino a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza del figlio. La distinzione tra figli disabili minorenni, figli disabili di età compresa tra 18-20 anni e figli disabili di età pari o superiore a 21 anni tornerà ad applicarsi a partire dal 1° marzo 2023”.

Le disposizioni previste “hanno effetto con riferimento alle mensilità spettanti da marzo 2022 incluse le mensilità di gennaio e febbraio 2023 – precisa ancora Inps - Pertanto, per le domande presentate entro il 30 giugno 2022, l’Inps provvederà ai dovuti conguagli delle rate di assegno unico spettanti ed eventualmente già erogate a decorrere dal mese di marzo 2022. Per le domande presentate dal 1° luglio 2022 gli importi in pagamento sono già aggiornati alla novella di cui al decreto-legge n. 73/2022. Si ribadisce che a partire dal 1° marzo 2023 torneranno ad applicarsi, per i figli maggiorenni affetti da disabilità, gli importi, suddivisi per fascia di età, previsti dai commi 5 e 6 dell’articolo 4 del decreto legislativo n. 230/2021”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)