Beni comuni e cittadinanza attiva: nelle Marche un “affare” per 600 giovani

Chiuso con successo il progetto “Ci Sto? Affare fatica!” del Csv regionale che quest’estate ha coinvolto ragazzi e ragazze di 14 comuni in oltre 13mila ore di impegno per riqualificare, sistemare e abbellire 76 diversi spazi pubblici cittadini

Beni comuni e cittadinanza attiva: nelle Marche un “affare” per 600 giovani

Sono state oltre 600 le persone coinvolte (tra giovani, tutor e handyman), 3300 le giornate di attività, per un totale di oltre 13.000 ore di impegno, dedicate a riqualificare, sistemare e abbellire spazi pubblici cittadini. Sono i numeri che raccontano il successo della prima edizione di "Ci Sto? Affare fatica! - Facciamo il bene comune", il progetto coordinato dal Csv Marche e finanziato dalla Regione, con l'obiettivo di stimolare i ragazzi a valorizzare il tempo estivo, attraverso attività concrete di cittadinanza attiva e cura dei beni comuni. I giovani hanno vissuto parte della loro estate all'insegna dell’impegno, ma anche di soddisfazioni, nuove amicizie e senso di comunità, nonostante i limiti imposti dai protocolli per la sicurezza sanitaria. 

Positiva anche la collaborazione dei 14 Comuni che hanno aderito (Pesaro, Fano, Pergola, Fossombrone, Ancona, Jesi, Osimo, Macerata, Recanati, Camerino, Porto San Giorgio, Fermo, San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno), mettendo a disposizione spazi e materiali, ma l'obiettivo per il 2021 è quello di estendere il progetto in molti più territori della regione.

Le attività si sono svolte tra il 27 luglio e il 4 settembre. Le 66 squadre (formate ognuna da 8/10 ragazzi tra i 16 e i 21 anni, 1 tutor tra i 21 e i 35 anni, 1 handyman volontario e 1 Covid manager) hanno raccolto cartacce e rifiuti, ripulito muri imbrattati, verniciato panchine e staccionate, fatto piccoli lavori di manutenzione e piantumazioni. Complessivamente sono 76 le location che, nei vari comuni, hanno visto in azione i giovanissimi "con le magliette rosse": tra queste il monumento alla Resistenza a Pesaro, i parchi della Cittadella e del Cardeto in Ancona, il bosco urbano di Collevario a Macerata, il parco di Villa Vitali a Fermo, il parco dell'Annunziata ad Ascoli Piceno e il sottopasso di via dell'Airone a San Benedetto del Tronto, dove i ragazzi dopo aver ritinteggiato le mura, le hanno anche decorate con un murales a tema naturalistico.

Al termine di ogni settimana, come riconoscimento del loro impegno, ragazzi e tutor hanno ricevuto dei “buoni fatica” spendibili nei negozi convenzionati.      

"Siamo soddisfatti di questo primo anno. - commenta Simone Bucchi, presidente del Csv Marche - Considerati i tempi strettissimi con cui abbiamo attivato il percorso e il contesto emergenziale, credo che quanto fatto sia stato un successo. Siamo riusciti nell'intento di far vivere ai ragazzi un'esperienza assolutamente nuova di cittadinanza attiva e anche di solidarietà intergenerazionale, e nelle comunità che li hanno visti in azione si è generato e percepito l'impatto virtuoso del loro impegno".  

"Oggi che il progetto è finito sinceramente mi manca qualcosa - commenta Francesco Melchionna, impegnato al parco dell'Annunziata di Ascoli Piceno - Nei giorni scorsi, ha significato pennello, antiruggine, panchina, ringhiera, ma per le prossime settimane può significare altro, sta a noi darglielo".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)