Costruire Cattedrali. Spettacolo dell'attore comico Carlo Pastori sabato 15 luglio a Villa Immacolata di Torreglia (Pd)

Un lavoro che è nato dalla suggestione di una frase di A. de Saint-Exupéry esposta nell’ultima “stanza” della Mostra sul Duomo di Milano “Ad Usum Fabricae” proposta nel 2012 al Meeting per l’amicizia tra i popoli di Rimini. Da lì è partita la ricerca dell’attore milanese per portare in scena le storie di povera gente che ha contribuito nei secoli all’edificazione della cattedrale meneghina, e per costruire una propria cattedrale, con riconoscenza per quanti «non avevano neppure una casa propria e l’hanno costruito anche per me, il Duomo».

Per scoprire che dal costruire si è costruiti!

Lo spettacolo, che ha il patrocinio del Comune di Torreglia, verrà proposto nel parco di Villa Immacolata per ricordare due anniversari – i 73 anni di vita della Casa di spiritualità diocesana (inaugurata il 16 luglio 1950) e i dieci anni di vita dell’associazione Amici di Villa Immacolata (avviata il 23 maggio 2023) – ma anche a ridosso della festa della Madonna del Carmine (16 luglio).

«Con questo spettacolo – sottolinea il direttore della Casa, don Federico Giacomin – vorremmo ringraziare di questi dieci anni di esistenza dell’Associazione e ringraziare gli Amici che “servendo” Villa Immacolata si sono lasciati costruire dalla sua vitalità». 

Lo spettacolo è a ingresso libero con possibilità di sostenere le attività di Villa Immacolata.

Carlo Pastori (Milano 29 febbraio 1960), attore comico, fisarmonicista e autore di canzoni per bambini, fa teatro e cabaret da oltre 20 anni. Vincitore del premio della giuria e del pubblico nel Premio “Nebbia” – 1° Concorso di Cabaret Città di Milano, svoltosi al Derbino nel gennaio 2006. Noto per le partecipazioni a Zelig e Colorado Cafè, è direttore artistico di numerose rassegne di teatro comico e collabora con le principali agenzie che organizzano eventi aziendali, convention, viaggi e incentive. Vive a Treviglio (Bergamo) con la moglie Patrizia e i quattro figli (Giacomo, Giovanni, Elia e Martino).

Testi di Paolo Covassi, Luca Doninelli e Carlo Pastori.

Adattamento teatrale e regia di Marta Martinelli.