Croce Rossa, la richiesta (e la risposta) d'aiuto diventa una serie tv

“On the Ground: Humanitarians in Action” è la mini-serie realizzata da Croce Rossa, Mezzaluna Rossa e Land Rover, per raccontare il lavoro di chi porta aiuto nell'emergenza e nella fragilità. Quattro episodi per raccontare la storia vera di chi, anche con la pandemia, ha fatto arrivare il soccorso in ogni angolo del mondo

Croce Rossa, la richiesta (e la risposta) d'aiuto diventa una serie tv

L'emergenza, il soccorso, il pronto intervento, per affrontare le tante difficoltà, vulnerabilità e richieste di aiuto che, sempre e ancor di più con l'avvento della pandemia, arrivano alla Croce Rossa. A raccontare tutto questo arriva la miniserie On the Ground: Humanitarians in Action, realizzata da Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa (IFRC), insieme a Land Rover. I quattro episodi della serie, la prima del suo genere, catturano, attraverso l’utilizzo delle videocamere GoPro, il lavoro dei volontari della Croce Rossa e degli operatori dei team locali, impegnati nel prestare aiuto alle comunità vulnerabili del mondo, in un anno di sfide immani. Il personale Ifrc e i volontari utilizzano veicoli Land Rover per raggiungere le persone in difficoltà in tre continenti: è l'esempio più recente di una partnership umanitaria di lunga data. Sarà trasmessa oggi alle 16, sulla pagina Facebook Live di Ifrc, la premiere esclusiva dei film, con una tavola rotonda "Il futuro della risposta alla crisi è locale: come le comunità hanno reagito alla pandemia" .

Ogni episodio della mini serie coglie drammatici momenti di umanità e crisi, dalle strade italiane dove i senzatetto sono più vulnerabili che mai, alle comunità australiane, che lottano ancora per riprendersi dalle conseguenze degli incendi boschivi del 2020. I Team locali, negli altri due episodi, trasmettono competenze salvavita alle comunità di alcune sperdute regioni del Messico, e supportano quelle più duramente colpite dal coronavirus in nel Regno Unito.

I numeri delle “nuove” richieste d'aiuto. E delle nuove risposte

Il lockdown, l’impossibilità di viaggiare e altri importanti problemi hanno generato il bisogno di un aiuto rapido ed efficace. Il personale medico locale, gli operatori sanitari e i volontari delle comunità hanno tutti offerto cure, assistenza e sostegno. Prima della pandemia le Società Nazionali raggiungevano globalmente una persona su 79. Oggi il dato è diventato 1 su 12. Quasi 14 milioni di volontari locali supportano oggi la Croce Rossa o Mezzaluna Rossa nazionale, centinaia di migliaia dei quali si sono uniti all'Ifrc fin dall'inizio della pandemia. 79,5 milioni di persone hanno ricevuto cibo e tratto beneficio dai programmi di sanificazione dell'acqua e altri tipi di aiuto. 9,7 milioni di persone hanno fatto il test per il Covid-19 e 4 milioni in isolamento hanno ricevuto un supporto. I volontari della Ifrc hanno vaccinato 100.000 persone in località remote e difficili da raggiungere

“Mai come quest'anno abbiamo constatato che il futuro della risposta alle emergenze è locale – dichiara Nena Stoiljkovic, sottosegretario generale Ifrc - La comunità hanno fatto il massimo per sostenersi vicendevolmente e supportare i più vulnerabili. Tuttavia le capacità di risposta locale variano per Paese e per area. Le organizzazioni internazionali come la nostra devono lavorare con le comunità locali tramite le Società Nazionali, offrendo esperienza e risorse per rafforzare la capacità locale e affrontare le diseguaglianze".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)