Didattica a distanza, l'"hub di prossimità" che garantisce il diritto allo studio

A  Lentini, piccolo paese in provincia di Siracusa, attivo uno spazio attrezzato con pc e tablet. “Considerato che la chiusura delle scuole dovuta alla pandemia rischia di aggravare le disuguaglianze sociali bisogna rispondere con azioni concrete"

Didattica a distanza, l'"hub di prossimità" che garantisce il diritto allo studio

A Lentini, piccolo paese in provincia di Siracusa, arriva l’Hub di Prossimità attrezzato di computer, tablet e uno spazio dedicato per garantire a tutti i bambini e le bambine il diritto allo studio nella didattica a distanza. Le giornate all’Hub iniziano presto da quando l'educatrice Cristina, per non far perdere ai bambini la motivazione allo studio, bussa alle loro porte di casa per accompagnarli nella struttura. Italiano, matematica, storia vengono studiate dentro l’Hub dove la didattica a distanza diventa reale. Andrea, Giulia, Claudia che ogni  giorno animano i banchi di questo spazio interattivo sono il volto di quel cambiamento che il centro di prossimità Health&Senecuts vuole promuovere.

Considerato che la chiusura delle scuole dovuta alla pandemia rischia di aggravare le disuguaglianze sociali - scrivono in una nota - bisogna rispondere mettendo in campo azioni concrete che garantiscono il diritto allo studio a tutti”.

La cooperativa H&S che da vent’anni opera sui territori di Lentini, Carlentini e Francofonte, seguendo ogni anno più di 200 famiglie, ha, infatti, realizzato uno spazio dedicato alla didattica a distanza. Non bastano infatti soltanto tablet e pc per garantire l’accesso all’educazione a molti bambini che vivono condizioni di fragilità sociale che non hanno una connessione internet, uno spazio nel quale concentrarsi o una figura adulta che li avvicini alle tecnologie, facilitando così l’apprendimento.

“Negare il diritto allo studio significa prima di tutto negare il futuro – spiega Gaia Barresi, presidente della cooperativa sociale H&S -. Purtroppo, a pagare gli effetti della pandemia sono proprio le famiglie che vivono in difficoltà, ma soprattutto i bambini. Da quando è scattata l’emergenza con il centro di prossimità di Èbbene ci siamo mobilitati affinché nessuno resti escluso, costruendo sinergie con le scuole e gli insegnanti, dialogando con le famiglie e creando uno spazio chiamato appunto l’Hub di Prossimità”.

“Nell’immaginario collettivo l’Hub – continua Barresi – è uno spazio che certamente unisce dispositivi tecnologici, ma anche un luogo che favorisce l’apprendimento, supporta i talenti e mette insieme nuove energie. Ecco perché ci piace definire così il progetto dedicato alla didattica a distanza. L’Hub è uno strumento pensato per far sì che nessuno rimanga indietro, per dare l’opportunità ai bambini che provengono da contesti di fragilità di continuare a studiare ed imparare che c’è sempre un’alternativa. Quello che facciamo non è soltanto seguirli nello studio, ma trasferiamo un pensiero, un messaggio: la cultura e lo studio devono essere per loro dei pilastri perché li aiuteranno ad essere protagonisti della loro vita, a scegliere il loro futuro e immaginarsi insegnanti, maestri, artisti, commercianti”.

Serena Termini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)