Disabilità, quando “piove sul bagnato”, in una casa popolare

La denuncia di Sara Bonanno, caregiver a tempo pieno di suo figlio Simone. Nella casa che le è stata assegnata dall'Ater, piove nella stanza del figlio, con il rischio che si bagnino i macchinari a cui è attaccato. “Continuano a dire che verranno a ripararlo, ma aspetto da troppo tempo”

Disabilità, quando “piove sul bagnato”, in una casa popolare

Oggi a Roma c'è il sole, ma le piogge non sono mancate, nel mese di giugno. L'acqua è caduta abbondante e anche se adesso il cielo sembra sereno, chi ha imparato (per forza) a essere previdente, sa che neanche del cielo azzurro ci si può fidare. Così Sara Bonanno lo scruta, il cielo, sperando che non torni ad annuvolarsi: perché con la pioggia l'acqua entra in casa e arriva molto vicina al letto in cui Simone passa buona parte della sua giornata, attaccato a macchinari per i quali una goccia potrebbe essere fatale.

Sì, perché nella vita di Simone e di Sara, basta davvero una goccia per far traboccare il vaso: figuriamoci cosa può fare la pioggia, se una grondaia messa male lascia che l'acqua entri in casa. E' per questo che Sara ha più volte sollecitato l'Ater, l'ente che gestisce questa palazzina al quartiere romano di Colli Aniene, in cui lei e suo figlio Simone abitano il piccolo appartamento al piano terra che, dopo una lunga battaglia, è stato loro assegnato.

“Ormai è passato un mese da quando si è rotta la grondaia esterna accanto alla stanza di Simone – racconta a Redattore Sociale - Sembra un danno trascurabile, invece è disastroso, perché ogni goccia di pioggia ed umidità viene raccolta e riversata nella stanza di mio figlio, creando un continuo pericolo di umidità, allagamenti e corti circuiti per tutte le apparecchiature elettromedicali che servono a Simone per vivere. Ho contattato l'Ater diverse volte, per mail e telefonicamente, cin la pioggia di sabato di nuovo è entrata l'acqua. Io sto documentando tutto con foto e video. Sono venuti stamattina per un sopralluogo e mi hanno assicurati che torneranno, ma me lo avevano già promesso 10 giorni fa! Io ho l'impressione che mi stiano prendendo in giro, forse non si rendono conto di quanto la situazione sia preoccupante per noi”.

Il problema, però, non è solo la grondaia: “Purtroppo le condizioni di mobilità di Simone stanno peggiorando giorno dopo giorno: ormai sempre più spesso non riesce a staccarsi nemmeno per un’ora dal macchinario che gli serve per respirare, ed il trasferimento nell'attiguo bagno per lavarlo è diventato, per lui e per me, estremamente faticoso. La camera dove trascorre la maggioranza della sua quotidianità è una piccola camera da letto: quella che normalmente serve solo per dormire. Per questo, di solito utilizziamo la stanza più grande e luminosa della casa come salone, o sala da pranzo, mentre riserviamo gli ambienti più piccoli e bui alla zona notte. Ma Simone ormai vive per lo più a letto e quindi la situazione si ribalta: lui ha bisogno del luogo più spazioso e centrale della casa, perché vuole partecipare: chi lo conosce sa bene quanto per lui è indispensabile e vitale essere al centro di ogni situazione!”

Per questo, Sara ha deciso di imbarcarsi in quella che si preannuncia come una vera e propria impresa: fare qualche piccolo lavoro in casa, per trasferire Simone nell'ambiente più grande, più luminoso e più centrale della casa: quello da cui si accede direttamente al giardino. “Anche questo è il motivo, oltre al pericolo continuo di allagamento, la muffa e l'umidità, per il quale ho intenzione di trasferire Simone nella stanza più grande, dove ricaverò anche un angolo con barella per lavarlo senza disagio e fatica per me è lui”. Per realizzare questo progetto, Sara ha lanciato una raccolta fondi, visto che “io, come sa bene chi mi conosce, ho difficoltà anche ad acquistare i farmaci che servono a Simone. Attraverso l’associazione “Margherone fa cose”, è possibile aiutarci a raccogliere la somma necessaria per i lavori e per questo piccolo ma prezioso cambiamento nella nostra vita”.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)