Giornata autismo: “Noi non partecipiamo”

La protesta di Nico Acampora, fondatore di PizzAut. “Denunciamo disinteresse delle istituzioni intorno ai nostri figli, le dimenticanze subite in pandemia e in questa campagna vaccinale”

Giornata autismo: “Noi non partecipiamo”

Non mi avrete mai come volete voi”. Nico Acampora, padre di un ragazzino autistico e fondatore di PizzAut, progetto di inclusione lavorativa, decide di “non” celebrare il 2 aprile, giornata mondiale di sensibilizzazione sull'autismo. In un post sulla sua pagina Facebook, scrive che lui e gli altri genitori di PizzAut non parteciperanno “a nulla per denunciare il disinteresse delle istituzioni intorno ai nostri figli, per denunciare le dimenticanze subite in pandemia ed in questa campagna vaccinale”.

È inutile che facciate convegni il 2 aprile -aggiunge-, è inutile che facciate canzoncine, video e post il 2 aprile, è inutile illuminare le vie ed i palazzi di blu il 2 aprile. Quando durante questo anno di pandemia i nostri figli sono stati dimenticati, quando i nostri figli con disabilità al 100 per cento sono stati dimenticati dalla maggior parte delle Regioni e dai loro piani vaccinali. Su 600 mila persone autistiche, persone vulnerabili, quante sono state vaccinate?”.

E indica alle istituzioni quali sono i passi concreti per dimostrare che vogliono occuparsi delle persone autistiche. "Se ci volete nel Vostro 2 aprile vaccinate al più presto i ragazzi autistici e chi vive accanto a loro. Molte di queste persone non sono autosufficienti e hanno bisogno di assistenza continua. L'eventualità di un ricovero in ospedale dei nostri figli o in terapia intensiva sarebbe ingestibile”.

Ricordatevi, proprio perché è il 2 aprile, che non esistono solo i bambini autistici, ma fra le 600 mila persone autistiche in Italia ci sono molti giovani e molti adulti invisibili e fragili, assistiti solo da genitori anziani, altrettanto invisibili e fragili", conclude. Intanto oggi i pizzaioli di PizzAut con il loro food truck saranno davanti al loro ristorante (che verrà aperto il primo di maggio) e doneremo una pizza a quanti vorranno passare a trovarci per dire insieme a noi: si chiama spettro autistico ma non siamo fantasmi. Fateci il vaccino, non dimenticateci ancora”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)