Graffiti al contrario. I "cantori della stella" in aiuto dei bambini sfruttati

In occasione della “Giornata internazionale contro il lavoro minorile” che si celebra lunedì 12 giugno, gli Sternsinger scendono in strada per dare un segno visibile contro questa violazione dei diritti dei bambini.

Graffiti al contrario. I "cantori della stella" in aiuto dei bambini sfruttati

La giornata di Kwabena inizia alle 4, quando fuori è ancora notte. Il piccolo vive a Owusukrom, piccolo villaggio nella regione degli Ashanti, nel Ghana occidentale.

Kwabena sogna di diventare medico. Ma intanto deve uscire ad andare a prendere l’acqua. E poi ci sono i lavori in casa da fare. Quando tutto è a posto e il sole è sorto tra le capanne del villaggio, il piccolo parte per andare a scuola. La colazione viene servita alle 10 del mattino, durante la prima pausa.

Owusukrom dista 400 chilometri da Accra. Ma le strade sono così polverose e dissestate che servono più di 8 ore per raggiungere la capitale del Ghana. Le interruzioni di corrente nel villaggio di Kwabena sono all’ordine del giorno. Manca l’acqua e spesso ci sono epidemie di colera. La gente qui vive della coltivazione del cacao. E qui, come in tutto il Paese, tre quarti dei coltivatori, non riuscendo a garantire la propria esistenza con il reddito derivante dalla coltivazione del cacao, vive al di sotto della soglia di povertà.

Non essendoci la possibilità di assumere altra manodopera, tutti in famiglia devono lavorare. Anche i bambini, che spesso hanno solo 8 anni. “Il tasso di frequenza scolastica è molto basso – spiega Justice Yeboah, membro del comitato di protezione dell’infanzia di Owusukrom –. I bambini sono sempre assenti dalle lezioni perché devono lavorare nei campi di cacao”. A loro viene dato il compito di raccogliere le cabosse, i frutti della pianta del cacao, metterle in grandi contenitori e trascinarli nei luoghi di lavorazione. Lì devono aprirle con il machete e tirare fuori i semi con cui si produce il cioccolato.

“Raccogliere i frutti del cacao è molto faticoso – racconta Kwabena – tanto che spesso mi sono ammalato. La schiena continua a farmi male”.

Kwabena vive con i suoi tre fratelli e la madre Doris. Il padre è morto. “Con i miei figli do una mano nella fattoria dei miei genitori. Non possiedo una terra mia. – racconta Doris – quindi non posso vivere della coltivazione del cacao come tutti gli altri, qui nel villaggio”. In Ghana solo un quinto delle donne possiede un terreno. Il possesso della terra è un prerequisito importante per essere riconosciuti come coltivatori di cacao. Permette di accedere alla formazione, ai servizi di consulenza, alle risorse finanziarie, all’appartenenza a cooperative e ai conti di risparmio, necessari per il commercio del cacao. Questo significa che la maggior parte delle donne che coltiva il cacao non è retribuita direttamente. Ed è per questo che sono costrette a cercare fonti di reddito aggiuntive. Ma non è così facile. “A Owusukron non ci sono lavori al di fuori della produzione di cacao – racconta Doris –. Qui, ad esempio, la vendita di cibo non è una fonte di reddito, perché la gente lavora nell’agricoltura e mangia generalmente a casa”.

Da qualche tempo nel villaggio di Owusukron gli abitanti hanno deciso insieme che i bambini non saranno più autorizzati a fare lavori pesanti. Dovrebbero poter andare a scuola, imparare e giocare. Un primo passo importante questo, che è stato possibile grazie a “Nature Aid Ghana”, organizzazione non governativa che dal 2007 si batte con successo contro la povertà e il lavoro minorile in Ghana, e che può contare sul sostegno economico degli Sternsinger austriaci. Per i “cantori della stella” non vale il celebre adagio “l’Epifania tutte le feste si porta via”. Loro continuano ad operare durante tutto l’arco dell’anno.

In questi giorni, in occasione della “Giornata internazionale contro il lavoro minorile” che si celebra lunedì 12 giugno, gli Sternsinger scendono in strada per dare un segno visibile contro questa violazione dei diritti dei bambini. Al fianco dei ragazzi della Jungschar – il movimento cattolico dei bambini che promuove ogni anno l’iniziativa degli Sternsinger – è attesa anche Alma Zadic, ministro della giustizia austriaco. Insieme realizzeranno dei “reverce graffiti”. Armati di spazzole e sapone, ripuliscono muri o parti dei marciapiedi dagli strati di sporcizia accumulatisi nel corso degli anni e, con l’aiuto di stencil rendono visibile la scritta “Kinderarbeit stoppen” (stop al lavoro minorile).

Quella di lunedì 12 giugno non è la prima campagna di “graffiti al contrario” promossa dagli Sternsinger, che a questa azione hanno dato voce attraverso la loro pagina Fb e un sito internet con un ricco social wall. L’iniziativa ha avuto eco anche al Parlamento europeo di Strasburgo, dove il 1° giugno scorso è stata approvata una legge sulla catena di approvvigionamento. “Il testo parlamentare non è perfetto – commenta Sigrid Kickingereder della Jungschar austriaca – ma stabilisce requisiti vincolanti di due diligence per i diritti umani e la tutela dell’ambiente e prevede anche gravi sanzioni in caso di violazione. È una buona notizia anche per i circa 80 milioni di bambini che lavorano in condizioni di sfruttamento in tutto il mondo”.

Nel frattempo, mentre i suoi coetanei armati di spazzole saranno impegnati a riempire muri e strade di “revence graffiti”, Kwabena si alzerà alle 4 del mattino per andare a prendere l’acqua, aiuterà nelle faccende di casa e poi partirà per andare a scuola. “Nature Aid Ghana”, grazie al sostegno economico degli Sternsinger, ha inserito sua madre Doris in un piano di sostegno e si sta facendo carico delle spese scolastiche (tasse, uniformi e materiale didattico) sue e dei suoi fratelli. Anche Doris ha iniziato ad andare a scuola. Nei laboratori di “Nature Aid Ghana” affinerà le sue abilità artigianali e imparerà una gestione sostenibile del denaro. Una volta che sarà riuscita ad ottenere un reddito indipendente, potrà pagare da sola l’istruzione dei suoi figli.

Kwabena e i suoi fratelli non sono più costretti a fare lavori pesanti nei campi di cacao. Lui aiuta nei campi solo alcuni pomeriggi e il sabato. Durante la settimana va a scuola, gioca con i suoi amici e studia con impegno e determinazione. Per realizzare il suo sogno di diventare medico.

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