L’autobiografia di una donna vincente

In “La rossa volante” di Francesca Porcellato, e Matteo Bursi (Baldini+Castoldi), la campionessa paralimpica apre la porta sulla sua vita da atleta e non solo

L’autobiografia di una donna vincente

Di sé dice: «Sono nata in un tempo in cui la disabilità era volontariamente oscurata e oggi, qualche decennio dopo, vestita d’azzurro, firmo autografi». A 51 anni, Francesca Porcellato, soprannominata la “Rossa volante”, è la campionessa paralimpica italiana che ha vinto più di tutti in più discipline, dall’atletica leggera allo sci di fondo fino all’handbike, conquistando 14 medaglie in undici edizioni dei Giochi estivi e invernali. Ma la sua storia parte da un incidente avuto quand’era molto piccola, a 18 mesi, investita da un’autocisterna. Poi l’infanzia a Roma in un istituto specializzato in fisioterapia e finalmente la carrozzina, il suo ritorno alla vita. I suoi risultati sono frutto di «una tenace, rigorosa metodologia del lavoro capace di superare incertezze, imprevedibilità e inesorabile fragilità della condizione cui sono costretta. È la definitiva vittoria dell’organizzazione sulla volatilità del caso, l’affermazione della disciplina e del sacrificio sulla rassegnazione». Consapevole «di aver ricevuto in dote una famiglia meravi-gliosa» e l’uomo della sua vita, «il tecnico che da più di trent’anni analizza, studia ed esalta le mie potenzialità fisiche». Accanto ai successi scopriamo la Francesca ragazzina, i suoi ricordi più intimi, i suoi momenti più bui.

(Recensione tratta dal numero di agosto-settembre 2022 di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)