Lo specchio di Lorenzo, l’autismo in un corto d’animazione

In onda il prossimo 2 aprile su Rai Yoyo in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, il corto racconta il mondo visto con gli occhi di un bambino autistico. La regista, Angela Canigliaro: “Trovare un canale di comunicazione non è impossibile”

Lo specchio di Lorenzo, l’autismo in un corto d’animazione

È dedicato a tutti i “bambini magici” che ogni giorno ci insegnano a guardare il mondo con occhi nuovi il cortometraggio d’animazione “Lo specchio di Lorenzo”, che Rai Yoyo presenta il prossimo 2 aprile alle 16.30 in prima tv e in anteprima esclusiva su RaiPlay in occasione della tredicesima Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. In soli 13 minuti il corto, prodotto da Rai Ragazzi insieme alla società di produzione BeQ entertainment, porta lo spettatore a immedesimarsi nel mondo di Lorenzo, un bambino di sette anni che vive e sente una realtà difficile da comprendere all’esterno. Nel mondo del protagonista fatto di volpi bianche, foreste rosa e levrieri minacciosi nulla è davvero come appare. Ma è proprio grazie all’alternanza tra soggettiva e visione esterna che è possibile avere la percezione di come Lorenzo vive la realtà che lo circonda a cominciare dalla scuola, prima palestra di socialità per ogni bambino ma sfida particolarmente difficile per chi, come il protagonista del corto, ha l’autismo.

Superare la solitudine

“Quando mi è stato proposto di realizzare un cortometraggio sull’autismo non avevo mai pensato a un lavoro sul tema”, racconta a Redattore Sociale Angela Canigliaro, regista e sceneggiatrice del cortometraggio e prima classificata al concorso “Animiamoci 2020” per giovani autori di cartoni animati, indetto da Videocittà, Anica Servizi e Rai Ragazzi. “Ma ho detto subito di sì perché avevo conosciuto un ragazzo, oggi psicoterapeuta, che aveva deciso di tatuarsi due numeri 2 sul corpo in ricordo di quando, da piccolo, era solito guardare le piastrelle del pavimento a 2 a 2. È stato lui, che aveva ricevuto la diagnosi di autismo, a spiegarmi come le persone autistiche siano chiuse in un mondo impenetrabile all’esterno. Eppure quelle reazioni che possono sembrare immotivate hanno in realtà un collegamento col mondo di fuori e con il modo in cui viene percepita la realtà.
Il corto vuole far capire che l’autismo rappresenta un modo diverso di guardare il mondo ed è rivolto soprattutto a chi come le famiglie o i compagni di scuola ci si confronta ogni giorno. Ma soprattutto il film racconta di come questi bambini soffrano la solitudine e di come sia forse difficile, ma non certamente impossibile, trovare un canale di comunicazione per farli sentire meno soli”.

E c’è anche la collaborazione di Elio

Il cortometraggio è stato prodotto per Rai Ragazzi dalla società milanese beQ entertainment con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commissione e del progetto COOP autism friendly di Coop Lombardia. In particolare, però, è stato realizzato con la consulenza scientifica di Vera Stoppioni, neuropsichiatra, e Chiara Tamburini, psicoterapeuta, del Centro Autismo età evolutiva della Regione Marche. A impreziosire l’opera la presenza di "Heroes", una delle composizioni più celebri di David Bowie e Brian Eno, interpretata da Elio. “Ho aderito al progetto – ha spiegato l’artista – perché la qualità è alta e perché l’autismo è ancora sconosciuto alla stragrande maggioranza delle persone. È importante che tutti conoscano la gravità e le dimensioni del problema, che si può affrontare efficacemente solo con l’aiuto di tutti”. Il libro omonimo con le illustrazioni di Sarah Khoury, autrice italo-francese che firma la direzione artistica del film, sarà in libreria dal 7 settembre, pubblicato da Il Battello a Vapore (Piemme). La stesura della storia sarà a cura di Gabriele Clima, scrittore vincitore, nel 2017, del premio Andersen.

Antonella Patete

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)