Nuovo Governo, le associazioni augurano “buon lavoro” e chiedono di essere coinvolte

Le Acli: “Continueranno a lavorare per il progresso della democrazia, la difesa dei lavoratori e la pace, nel rispetto degli interlocutori politici ed istituzionali ma senza far mancare la voce critica”. Forum Terzo settore: “Pronti a lavorare insieme per le emergenze sociali”. Il Garante: “Un ringraziamento a chi esce, un augurio a chi entra”

Nuovo Governo, le associazioni augurano “buon lavoro” e chiedono di essere coinvolte

Un augurio di buon lavoro, associato alla speranza di un coinvolgimento delle forze sociali e del mondo del Terzo settore. Così le associazioni hanno accolto il nuovo Governo, con reazioni che sembrano ricalcare un cliché condiviso.

Le Acli: “Desideriamo esprimere la più sincera riconoscenza a Mario Draghi per il prezioso lavoro svolto in questo anno e mezzo, sia per il contenimento e la lotta alla pandemia sia per la gestione della difficile situazione economica e sociale. L’on. Giorgia Meloni è la prima donna ad assumere la guida del Governo nella storia d’Italia, e questo è un fatto di incontrovertibile importanza. Auspichiamo che il nuovo Governo sappia farsi carico positivamente delle esigenze del Paese coinvolgendo le forze sociali che costituiscono l’ossatura della società italiana”. 
“Le Acli – continua l’associazione - continueranno a lavorare per il progresso della democrazia, la difesa dei lavoratori e la pace secondo le linee magisteriali tracciate da Papa Francesco, nel rispetto di tutti gli  interlocutori politici ed istituzionali ma senza far mancare la propria voce critica”. 

Frum Terzo settore: “Pronti a lavorare insieme per le emergenze sociali”. Anche il Forum Terzo settore ha rivolto il suo augurio di buon lavoro al nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni. 
“Siamo pronti a lavorare insieme per affrontare le enormi sfide sociali, economiche e internazionali che il Paese ha davanti, offrendo il nostro contributo nella direzione di una società più coesa, di un’economia più sana e del dialogo tra i popoli e le persone - ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore -. C’è un’Italia da ricucire: più che mai è urgente dare sostegno alle fasce più deboli della popolazione, lavorare per ridurre disuguaglianze e povertà, costruire fiducia soprattutto nelle giovani generazioni, promuovere e diffondere un modello economico più rispettoso dell’ambiente e che abbia al centro il benessere delle persone e delle comunità. Ci auguriamo che l’impegno per consentire al nostro Paese di reggere l’urto delle crisi in corso e di camminare sul sentiero di uno sviluppo sostenibile, inclusivo e partecipato non venga mai meno”.

Il Garante nazionale: “Un ringraziamento a chi esce, un augurio a chi entra”. Nel giorno di insediamento del nuovo Governo, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha espresso il proprio ringraziamento ai ministri dell’Esecutivo uscente e ha dato il benvenuto a coloro che hanno giurato fedeltà alla Costituzione, “certo della continuità della collaborazione istituzionale che ha sempre caratterizzato il rapporto tra Governo e Garante nazionale, pur nella naturale dialettica che i diversi ruoli impongono”. 

In particolare, il Garante nazionale ha ringraziato la ministra Marta Cartabia “per l’attenzione al mondo della detenzione, ai suoi complessi problemi e alla cultura che permea il dibattito sulla pena e la sua esecuzione”; la ministra Luciana Lamorgese “per il dialogo continuo mantenuto in questo periodo per diminuire la criticità di forme privative della libertà non sostenute da un solido sistema di garanzie”; il ministro Roberto Speranza “per l’attenzione al tema del disagio psichico sempre più rilevante in luoghi di restrizione”; la ministra Erika Stefani “per l’impegno profuso nel percorso attuativo della legge delega sulle diverse abilità”. 

Con analogo spirito il Garante si è detto certo che “continuerà il confronto e il dialogo con il ministro Carlo Nordio, di cui ha avuto modo di conoscere e apprezzare la cultura giuridica, con il ministro Orazio Schillaci, peraltro Rettore in un Ateneo con il quale il Garante collabora, e certamente con il ministro Matteo Piantedosi con il quale la conoscenza è già da tempo consolidata. Proprio il percorso della legge delega sulle diverse abilità permetterà l’avvio di un dialogo con la nuova ministra Alessandra Locatelli”.  
Il Garante nazionale, “nel formulare gli auguri di buon lavoro, assicura il nuovo Governo che il mantenimento del proprio sguardo doverosamente attento e critico, non farà mancare la sua collaborazione istituzionale”.

Decaro (Anci) “Sindaci pronti alla collaborazione”. “A nome dei sindaci e degli amministratori comunali d’Italia - ha dichiarato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro - rivolgo gli auguri di buon lavoro al presidente del consiglio Giorgia Meloni e ai suoi ministri. In ogni stagione politica i sindaci italiani hanno svolto con passione e con dedizione il ruolo di primo contatto fra i cittadini e lo Stato. Ogni governo ha sempre potuto contare su di noi per interpretare le necessità più urgenti dei territori, per individuare le soluzioni migliori ai problemi e per intervenire nella maniera più efficace. Così continuerà a essere e a questo fine siamo sicuri che il nuovo governo vorrà aprire da subito un’interlocuzione istituzionale con l’Anci, improntata dal rispetto reciproco e dallo spirito di collaborazione”.

“I temi all’ordine del giorno - ha proseguito Decaro - sono cruciali. Ne cito solamente tre, a partire dall’emergenza dettata dal rialzo dei costi energetici, che impatta duramente su famiglie, imprese e anche sui bilanci dei Comuni mettendo a rischio la possibilità di continuare a erogare servizi essenziali alla cittadinanza. Dobbiamo poi procedere senza rallentamenti all’attuazione dei progetti del Pnrr, che nei Comuni corrispondono a opere concrete, già individuate e spesso già avviate, destinate a migliorare la qualità della vita nei nostri territori”.
“I sindaci - ha concluso il presidente dell’Anci- hanno infine necessità di certezze sui trasferimenti di risorse: troppi fattori interni e internazionali mettono a rischio la tenuta dei nostri bilanci, e di nuovo il rischio si traferisce sul diritto dei cittadini a ricevere dallo Stato i servizi essenziali di qualità di cui hanno bisogno”.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)