Scuola, a Monza un “passaporto del volontariato” per 500 bambini

Da marzo 23 classi sono coinvolte in laboratori di educazione civica nelle sedi delle associazioni e in spazi aperti del loro quartiere. Il progetto rientra nel patto educativo di comunità promosso dal Csv provinciale insieme al comune e a diverse associazioni locali

Scuola, a Monza un “passaporto del volontariato” per 500 bambini

Una scuola aperta e diffusa, capace di accogliere iniziative educative nate dal territorio e da realizzare anche al di fuori delle aule scolastiche. È questa l’idea che sta dietro i patti educativi di comunità - lo strumento introdotto di recente dal Miur per dare la possibilità ad enti locali realtà del terzo settore e scuole di sottoscrivere specifici accordi - e che a Monza è diventata realtà grazie al progetto “Una via per la città” promosso da un gruppo di lavoro coordinato dal Csv Monza Lecco Sondrio con la partecipazione del comune, alcune parrocchie e un nutrito e diverse realtà del volontariato locale.

Sono 500 i bambini dai 6 ai 10 anni - 23 classi dell’Istituto comprensivo “Anna Frank”- protagonisti di questa prima sperimentazione che li vede coinvolti dal mese di marzo  in laboratori espressivi e manuali inerenti l’educazione civica, nelle sedi delle organizzazioni e in spazi aperti del loro quartiere.

Con l’attenzione costante e nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid, le attività proposte trattano varie tematiche sociali come la tutela dell’ambiente, la disabilità, l’inclusione e attività di scoperta del territorio che in questo periodo di chiusure forzate - come sottolinea il Csv - assume tutta la valenza e la magia di una vera riscoperta.

“Grazie al patto educativo di comunità con i soggetti coinvolti - spiega Cristina Bernardi che nel Csv si occupa di orientamento e scuola - è stato possibile mettere a disposizione spazi e strutture per lo svolgimento delle attività; arricchire l’offerta formativa con il coinvolgimento di diversi attori territoriali; fornire una cornice comune ad un progetto organizzativo, pedagogico e didattico legato anche alle specificità e alle opportunità territoriali”.

A tutti i partecipanti sarà distribuito inoltre un “Passaporto del volontariato”, realizzato con il sostegno di Coop Lombardia, che permette ai bambini di elaborare e ricordare ai bambini l’esperienza di cittadinanza attiva vissuta. 

“Abbiamo previsto uno spazio per ogni associazione di volontariato incontrata - spiega Cristina Bernardi del Csv - per fare in modo che i bambini possano riempirlo con disegni e riflessioni su quello che hanno vissuto e imparato. In tempo di pandemia, ci è sembrato un bel modo per intraprendere un viaggio speciale all’insegna della crescita e della scoperta”.

Il progetto si inserisce appieno nel filone di interventi dedicati alla promozione del volontariato che vede impegnati diversi Csv su tutto il territorio nazionale e che è stato recentemente formalizzato con la firma del protocollo d’intesa tra il ministero dell’Istruzione e CSVnet.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)