Servizio civile, Uildm scrive a Dadone: "Rivedere le tempistiche"

L'Unione registra, a pochi giorni dal 26 gennaio, un numero di  domande "nettamente inferiori a quelle ricevute nei precedenti bandi”. Problema condiviso con molte altre realtà associative. Rasconi: "Forte il pericolo di non poter offrire servizi essenziali"

Servizio civile, Uildm scrive a Dadone: "Rivedere le tempistiche"

Preoccupazione “per la situazione di stallo in cui versa il Servizio Civile Universale”.  L’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare registra che “a pochi giorni dalla scadenza del Bando 2021 - il 26 gennaio - per il reclutamento di volontari che dovrebbero entrare in servizio nel 2022 le domande presentate all’Ente sono nettamente inferiori a quelle ricevute nei precedenti Bandi” e scrive una lettera al ministro Fabiana Dadone di rivedere le tempistiche.
La problematica che Uildm ha riportato attraverso il tavolo Cnesc e la Consulta e che condivide con molte altre realtà associative, spiega il presidente nazionale Marco Rasconi “è legata soprattutto alla finestra temporale troppo breve e in un periodo molto infelice”. L’Unione chiede al ministro “di rivedere le tempistiche di scadenza del Bando, di consegna delle graduatorie, di selezione e di avvio dei progetti per riuscire ad avere maggiori opportunità di reclutamento di giovani interessati a fare un’esperienza al fianco di persone con disabilità”.
“È forte il pericolo - ricorda il presidente Rasconi - di non poter offrire alle persone con malattie neuromuscolari degenerative quei servizi essenziali - trasporto, assistenza quotidiana, sostegno alle famiglie - che Uildm, da 60 anni, fornisce grazie al contributo delle sue 66 Sezioni locali, dei volontari e dei giovani che si impegnano con il Servizio Civile”. Un supporto quotidiano che in questi due anni di pandemia è stato portato avanti con grande difficoltà a causa dell’emergenza, e per questo ancora più prezioso per ripartire. UILDM inoltre segnala come in questi mesi il Dipartimento si sia orientato in una comunicazione prevalentemente declinata in una acquisizione di competenze. “Crediamo fortemente nel Servizio Civile e siamo convinti che vada comunicato ai giovani soprattutto quanto sia fondamentale il loro contributo in termini di supporto alla comunità e crescita dei legami di pace, con la conseguente diffusione dei valori su cui fonda la nostra Repubblica e dei quali beneficiamo tutti e tutte, compresi i giovani stessi. Diamo per scontato il valore aggiunto che l’esperienza può avere per i giovani, per la loro crescita personale, misurata sia in termini di competenze che come preziosa fonte di autoconoscenza, quindi in grado di aprire nuovi e più desiderabili scenari per il proprio progetto di vita”, conclude il presidente Rasconi.       

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)