Servizio civile. Depositati oltre 67 mila programmi e progetti, in aumento rispetto al 2019

I dati in una nota della Conferenza nazionale degli enti per il Servizio civile che chiede al governo e Parlamento di dare “concretezza” al potenziamento del Servizio civile universale. Nei giorni scorsi la prima Assemblea Cnesc dopo pandemia. “Potenziamento a portata di mano”

Servizio civile. Depositati oltre 67 mila programmi e progetti, in aumento rispetto al 2019

“Dare concretezza da subito al potenziamento del Servizio civile universale”. È quanto chiede la Cnesc, la Conferenza nazionale degli enti per il Servizio civile sulla scia della petizione #centopercentoserviziocivile lanciata dalla rappresentanza degli operatori volontari e sottoscritta da centinaia di organizzazioni e cittadini. “Il potenziamento del Servizio civile universale è oramai presente in tutti i documenti ufficiali, dal Programma di Governo oggetto degli Stati Generali al Piano Colao, oltre che essere stato ripreso da numerosi interventi sui media - spiega una nota della Cnesc -. Nei giorni in cui la Camera del deputati esamina il Decreto Rilancio i gruppi parlamentari possono dare concretezza da subito al potenziamento del Servizio civile universale”. L’appello arriva in occasione della prima Assemblea della Cnesc - in modalità a distanza - dopo la pandemia. All’ordine del giorno l’esame di tutti i temi di attualità legati al contributo che le 27 organizzazioni socie portano allo sviluppo del Servizio Civile Universale. Passaggi che hanno coinciso con la scadenza del deposito, da parte degli enti accreditati, dei programmi per il prossimo bando giovani che speriamo sia pubblicato entro il 2020. Il dato più rilevante che emerge dalla prima sintesi quantitativa del Dipartimento è che sono stati depositati programmi e progetti per un totale di 67.095 opportunità per i giovani, con un aumento di alcune migliaia di posti rispetto al 2019. “È un risultato molto positivo, che manifesta l’importanza che le organizzazioni accreditate riconoscono al servizio civile per poter contribuire alla vita del nostro Paese - spiega la nota del Cnesc -. Ancor più positivo se si considera che è avvenuto in contemporanea all’impatto del Covid 19 sulle organizzazioni (chiusure, casse integrazioni…) e con una novità assoluta nella compilazione dei documenti richiesti, a seguito del passaggio alla Programmazione triennale e annuale”. Significativo il contributo delle organizzazioni socie della Cnesc. Sulla Programmazione Italia ci sono 346 programmi (43% del totale), 1.562 progetti (41%), 22.993 posti (37%). In merito alla Programmazione Estero, invece, 54 programmi (81% del totale), 170 progetti (77%), 904 posti (77%). Più ridotto il concorso al Programma Garanzia Giovani con 18 programmi (27% del totale), 49 progetti (25%), 594 posti (16%), “a causa dei limiti più volte evidenziati dell’integrazione di questo programma con le finalità e le modalità di attuazione del Scu”. In totale, quindi, le organizzazioni socie della Cnesc mettono a disposizione quasi 25.000 posti, ben 3.800 in più del 2019, pari al 37% dell’offerta da parte degli enti accreditati. “Abbiamo anche iniziato una prima lettura su alcuni istituti innovativi - spiega la nota -, previsti dalla legge di riforma ed emergono luci ed ombre. Emerge infatti la necessità di aprire un percorso di lavoro approfondito, sulla base anche delle esperienze realizzate, per non vanificare il contributo queste misure, opportunamente adeguate, potrebbero dare al raggiungimento delle finalità dell’Istituto del servizio civile universale”. La previsione di accoglienza di giovani con minori opportunità, un obiettivo per la Cnesc prioritario, invece, si attesta in circa mille posti, “perché frenato dalle disposizioni organizzative attualmente previste”, chiarisce la nota. “Anche la misura dei tre mesi in un Paese Ue, seppur importante è frenata dalla condizione di avere le sedi accreditate nel Paese Ue, per un intervento di durata massima di tre mesi - spiega la nota -. Forte sviluppo invece della misura di tutoraggio delle attività svolte dagli operatori volontari con più di 12.000 posti coperti. Adesso si apre la fase della valutazione e applicazione griglia punteggi. Territorio nuovo anche per il Dipartimento, sul quale la dotazione economica del Fondo per il 2020 farà la differenza fra un bagno di sangue oppure una prima sperimentazione anche di apprendimento sia per le organizzazioni che per il Dipartimento stesso”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)