Spreco alimentare: arriva il manifesto di Food pride

Aderiscono i Csv della Lombardia; il testo, promosso dalla rete di associazioni nata a Torino nel 2019, vuole favorire politiche del cibo multiscalari, integrate e partecipate. Diretta Facebook il 5 febbraio, Giornata nazionale di prevenzione dello spreco di cibo

Spreco alimentare: arriva il manifesto di Food pride

Il 5 febbraio, in occasione della Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, sarà presentato on line e con collegamenti da varie piazze italiane, il Manifesto di Food pride, promosso dall’omonima rete di enti ed associazioni che ad inizio 2019 si è costituita a Torino, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, per dare una risposta concreta agli sprechi di cibo.

Al manifesto hanno aderito tutti i Csv della Lombardia . Il testo è stato redatto al termine di un lungo lavoro di gruppi formali e informali le cui attività e azioni ruotano attorno al diritto al cibo di qualità, al recupero delle eccedenze alimentari e al loro riutilizzo sociale. Momenti di riflessione, condivisione, discussione e scambio di idee intorno a cinque tavoli tematici: partecipazione, recupero, inclusione, distribuzione ed educazione. L’obiettivo è la creazione di politiche del cibo multiscalari, integrate e partecipate, intese come strumenti di dialogo e azione per un’attenta pianificazione dei sistemi alimentari che annoveri, fra i suoi obiettivi principali, il diritto al cibo.

Al manifesto, che sarà presentato in diretta Facebook , si può aderire on line con il format  dedicato.

La rete Food pride  è un progetto “multi-azione” che opera nel recupero delle eccedenze alimentari e dei prodotti invenduti nei mercati di Torino e cintura, ma anche nei negozi di prossimità come panetterie, ortofrutta, minimarket, etc. Realizza poi laboratori di cucina con soggetti svantaggiati mirati all’utilizzo consapevole e più efficiente del cibo recuperato e alla diffusione di tematiche sulla prevenzione alimentare. Le associazioni che costituiscono la rete, svolgono inoltre attività didattiche nelle scuole incentrate intorno allo spreco alimentare, così come eventi di sensibilizzazione sul contrasto al food waste.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)