XXII Giornata Galileiana. Sabato 20 gennaio 2024 alle ore 16, presso la Sala del Guariento Accademia Galileiana in via Accademia 7 a Padova

Con l’Adunanza ordinaria pubblica di sabato 20 gennaio alle ore 16, gli Accademici rendono omaggio al loro illustre consocio Galileo Galilei, firmatario dell’atto di fondazione datato al 25 novembre 1599.

XXII Giornata Galileiana. Sabato 20 gennaio 2024 alle ore 16, presso la Sala del Guariento Accademia Galileiana in via Accademia 7 a Padova

L’Accademia Galileiana si affaccia al 2024, dopo un anno caratterizzato da attività accademiche copiose e partecipate da un sempre più crescente pubblico interessato al monumento patrimonio dell'umanità Unesco, dedicando gli esiti
di studi e ricerche originali dei propri membri alla celebrazione del suo socio più illustre, Galileo Galilei. L’ Adunanza ordinaria che coincide con la XXII Giornata Galileiana, nel segno di un impegno culturale che è soprattutto servizio alla città e alla comunità della conoscenza, accoglierà il più vasto pubblico per riflettere e approfondire la figura dello scienziato, padre della scienza moderna. Darà avvio ai lavori la Presidente dell’Accademia, la Professoressa Giovanna Zaniolo, introducendo i relatori e l’oggetto dei loro studi inediti. Il primo intervento a cura del Professor Stefano Gattei dal titolo Galileo, ‘teologo improvvisato’? Alcune riflessioni sulle fonti agostiniane delle lettere copernicane, rifletterà sul periodo complicato compreso tra la pubblicazione del Sidereus nuncius (1610) e il Decreto di sospensione del De revolutionibus di Copernico (1616), anni in cui la battaglia politico culturale, di cui Galileo si sente investito, lo porterà ad affrontare temi quali il rapporto tra la ricerca scientifica e l’ermeneutica biblica.

Il secondo intervento a cura del professor Alessandro de Angelis con il titolo il linguaggio dimostrativo di Galileo Galilei, indagherà il sistema simbolico che Galileo utilizza nelle sue opere. Lo scienziato, infatti, pur affermando nei suoi scritti che il linguaggio utilizzato dalla natura sia la matematica, non utilizza mai nei suoi testi forme matematiche, ma come i grandi matematici greci, comunica tramite la geometria. Concluderà l’adunanza l’intervento del professor Alessandro
Bettini dal titolo Galileo e il Bisenzio, incentrato sull’opera di progettazione messa in atto nel 1630, nella quale fu chiamato ad intervenire Galileo per arginare il Bisenzio, affluente dell’Arno. L’intervento dello studioso si tradurrà idealmente tramite la pubblicazione delle leggi della meccanica, scoperte dallo scienziato a Padova e messe al servizio della società civile nei mesi in cui lottava per avere il permesso dell'Inquisizione alla pubblicazione del Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.

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Fonte: Comunicato stampa