Sabato e domenica. Un denso calendario di visite nei luoghi antoniani meno noti

Il Giugno Antoniano offre anche un ricco programma di visite guidate gratuiteper riscoprire i luoghi antoniani della città: l'Oratorioantoniano di Santa Maria dei Colombini, la Biblioteca Antoniana e la prestigiosa sede storica (dal 1427), dell'Arciconfraternita di sant'Antonio, la Scoletta del Santo,

Sabato e domenica. Un denso calendario di visite nei luoghi antoniani meno noti

Il Giugno antoniano offre anche un ricco programma di visite guidate gratuite per riscoprire i luoghi antoniani della città. Tutti i sabati di giugno alle 11 l’Arciconfraternita di sant'Antonio accompagna i visitatori in via dei Papafava a Padova a scoprire l’Oratorio antoniano di Santa Maria dei Colombini, un luogo carico di suggestione, dalla storia antica e custode di due importanti reliquie antoniane delle origini: una grossa lastra di trachite infissa nel muro di tramontana dalla quale, come da un pulpito, avrebbe predicato il Santo, e il pozzo dentro al quale sarebbe caduto il breviario del Santo riportatogli su asciutto dagli angeli.

Una tradizione cittadina consolidata vuole che sant’Antonio, nella sua prima dimora a Padova, fondasse personalmente una Fraglia di penitenti (poi organizzatasi in Confraternita di devozione), che egli stesso vestì con una cappa grigio cinerino al modo dei frati minori il 27 dicembre 1227, procurando per le devozioni del gruppo una chiesetta detta Santa Maria della Colomba successivamente divenuta Santa Maria dei Colombini. Nei giorni di visita l’oratorio sarà aperto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.

Domenica 9 giugno alle 10 il padre bibliotecario Alberto Fanton propone la visita guidata “La Biblioteca antoniana svela i suoi tesori” (iscrizione obbligatoria telefonando allo 049. 8225652), un luogo prezioso, risalente al XIII secolo, che custodisce 90 mila volumi a stampa e 828 manoscritti di grande valore storico artistico, compresi centinaia di preziosissimi manoscritti musicali di Galluppi, Tartini e degli altri maestri succedutesi nei secoli alla direzione della Cappella musicale del Santo. Gli affreschi che adornano il salone settecentesco, opera di Giovanni Antonio Pellegrini, sono stati recentemente restaurati grazie al contributo della Fondazione Cariparo, che ha permesso anche l’adeguamento degli ambienti attraverso l’installazione di impianti di illuminazione e di climatizzazione. L'Antoniana è una delle poche biblioteche francescane antiche che si è conservata quasi integra, fino a oggi, sfuggendo a razzie e dispersioni.

Infine, domenica 9 e 16 giugno alle 11 l’Arciconfraternita apre la sua prestigiosa sede storica (dal 1427), la Scoletta del Santo (non serve la prenotazione). L’edificio che affaccia sul sagrato della Basilica contiene pregevoli opere d’arte fatte realizzare dalla Arciconfraternita nel corso dei secoli per educare i propri membri alla vita cristiana attraverso gli insegnamenti e le esperienze di vita e di apostolato di sant'Antonio. Il cuore della visita è costituito dalla Sala priorale, con il suo meraviglioso ciclo di dipinti rinascimentali tra i quali spiccano, accanto a quelli di Girolamo Tessari, Bartolomeo Montagna, Jacopo da Verona, Domenico Campagnola, Antonio Buttafuoco, i tre realizzati da Tiziano Vecellio nel 1511.

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