Sulle tracce del Santo. In cammino dai santuari di Camposampiero alla Verna

In sala dello Studio teologico, nell'ambito di un pomeriggio dedicato ai cammini e ai camminatori, è stato presentato il libro "Guida al Cammino di Sant'Antonio". Un percorso in 23 tappe sui luoghi della spiritualità e della vita del Santo.

Sulle tracce del Santo. In cammino dai santuari di Camposampiero alla Verna

Quel tratto di strada da Camposampiero a Padova, il cosiddetto “ultimo cammino”, è stato anche il germoglio da cui è nato un itinerario sulle tracce di Sant’Antonio, attraverso gli Appennini fino congiungersi con la storia di San Francesco. A questo percorso le edizioni Messaggero e Terre di Mezzo hanno dedicato la “Guida al Cammino di Sant’Antonio. 430 chilometri a piedi da Padova a La Verna”, presentato sabato scorso nello studio teologico del Santo in un pomeriggio interamente dedicato ai camminatori e ai pellegrini. A fare gli onori di casa, padre Oliviero Svanera, rettore della basilica, che ha introdotto padre Alberto Tortelli, tra i curatori della guida.

“Quei primi 25 chilometri – ha detto padre Torelli – da sempre cari alla gente di Camposampiero, ci hanno fatto pensare che si potesse individuare un cammino. Si sa che i pellegrini si appassionano. E siamo andati fino a Monselice, dove avvenne il miracolo della donna che si voleva gettare nel canale Bisatto, e poi all’eremo di Montepaolo e avanti fino alla Verna. Non dimentichiamo che Antonio, da quando sbarcò, naufrago, in Sicilia, fu un grande viaggiatore”.

La concezione della guida è stata illustrata da Mirco Zorzo, presidente dell’associazione Il Cammino di Sant’Antonio. “La particolarità di questo percorso – ha detto – è la figura di Sant’Antonio. Il volume ci aiuta a conoscerlo e a camminare con lui. Sono inserite informazioni pratiche, ma anche spunti quotidiani per il cammino interiore”. Per ogni tappa la guida riporta infatti le informazioni logistiche, le cartine dettagliate, le altimetrie, la descrizione del percorso, i luoghi da visitare e quelli in cui dormire, ma anche uno spunto per la riflessione personale, giorno per giorno, con una selezione di testi del Santo e gli episodi più significativi della sua vita.

“Camminare”, ha aggiunto Stefano Sereni, che ha portato la propria testimonianza personale sul cammino, “ti riempie di gioia e ti fa sentire parte del territorio che stai attraversando. Ti mette alla prova e ti fa fare delle domande su te stesso. Dopo tante esperienze in Spagna e altrove, quando ho iniziato questo cammino ho provato delle emozioni fortissime”.

Al termine della presentazione si è svolto il finissage della mostra Camminamente, visitata da oltre 60mila persone dall’apertura, il 21 aprile, in occasione della Festa dei Cammini. Erano presenti Antonio Gregolin, artista, ideatore e curatore della mostra, ed Emma Morosini, che a 94 anni è da poco rientrata dal suo pellegrinaggio di 1500 chilometri in Messico.

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