Scuola Infanzia Pianiga. Tutto è pronto per la Pasqua
Oggi è Giovedì Santo, c'è un'attività speciale da fare per i bambini della Scuola d’infanzia e Nido integrato san Giovanni Bosco di Pianiga. La maestra spiega come fare il pane, per condividerlo poi a cena, così come ha fatto Gesù con i suoi discepoli. Ma non è una novità. Le maestre infatti da quando è iniziata la quarantena mantengono vivo il contatto con i loro bambini e le famiglie attraverso la pagina Facebook, via whatsappa, con telefonate, video e audio messaggi. Una storia, un lavoretto da fare, una canzoncina da cantare. Attività semplici. Attività per la festa del papà e adesso per la Pasqua, accompagnati anche dal parroco, don Alberto Baldan. Ci sono tutorial adatti per i più piccini, quelli del nido, che possono poi fare anche i più grandi e ci sono attività suddivise per fascia d’età.
Oggi è Giovedì Santo e le maestre ed educatrici della Scuola dell'infanzia e Nido integrato San Giovanni Bosco di Pianiga hanno preparato un'attività speciale per i bambini. «Cari bimbi e genitori oggi è Giovedì Santo e inizia il TRIDUO PASQUALE che ci accompagnerà alla Resurrezione di Gesù. Ecco allora una semplice attività da realizzare per condividere in famiglia un gesto importante». La maestra spiega come fare il pane in casa e aggiunge: «Continua il nostro cammino verso la Pasqua. Abbiamo iniziato Domenica con la Festa delle Palme realizzando il ramoscello d’ulivo. Questa settimana è ricca di gesti e simbolo che Gesù ha fatto. Oggi vogliamo ricordare un gesto molto bello che ha fatto con i suoi amici durante l’ultima cena. Ha condiviso il vino e ha spezzato anche il pane per condividerlo». E così anche i bambini con le loro famiglie a cena potranno spezzare il pane e condividerlo insieme. In questo cammino verso la Pasqua le famiglie e i bambini sono accompagnati anche da don Alberto Baldan, il parroco, che racconta perché è importante la Pasqua, quali gesti ha compiuto Gesù, quelli di cura e di attenzione (la lavanda dei piedi), quelli di condivisione (spezzare il pane).
Un unico obiettivo: stare vicino ai bambini e alle famiglie
«Non è stato facile – racconta Elisabetta Marzaro, coordinatrice della scuola – non lo è stato per i bambini, ma neanche per noi insegnanti ed educatrici. L’obiettivo che ci siamo date è aiutare i bambini e le famiglie a vivere un tempo disteso, ma anche di fantasia. Alla scuola dell’infanzia impari attraverso la relazione. Si ha un continuo feedback emotivo, legato al gioco, all’aspetto corporeo, alle emozioni. Ci siamo chieste come trasferire tutto questo in una relazione a distanza. Cosa proporre e come proporlo? Ci siamo trovate spiazzate anche noi. Come aiutare i nostri bambini? Come raccontare una storia? Come aiutarli a mettere in moto la fantasia? Ci siamo messe in gioco anche noi: non è così facile “metterci la faccia”, abbiamo dovuto superare lo scoglio del video, del farsi vedere in una veste diversa. Ma sappiamo che è per il bene dei bambini e ci siamo messe in gioco».
Così Sabrina, Elena e Lisa, le educatrici del nido (24 bambini) e Laura, Nicole, Nicoletta, Alessia e Martina, le insegnanti delle 5 sezioni dell’Infanzia (92 bambini i tutto) si sono impegnate a trasferire le attività che avrebbero fatto in classe in un video. L’attività non si è fermata. L’apprendimento continua e anche l’aspetto relazionale, l’affetto, la vicinanza. «In più si aggiunge la nostalgia – dice la coordinatrice – la nostalgia della coccola, del vedere crescere i bambini. Dei loro sorrisi».
Il mostriciattolo Coronavirus: raccontato così fa meno paura
Canzoncine, lavoretti, storie. I bambini hanno imparato a conoscere un po’ meglio il Coronavirus, un mostriciattolo piccolo piccolo con una corona in testa «perché oggi lui è il re dei virus – racconta la maestra aiutandosi con dei semplici ma efficaci disegni – ma per vederlo non bastano gli occhiali, c’è bisogno di una lente speciale. Un virus un po’ birichino e giocherellone perché si diverte a saltare da una persona all’altra nascondendosi nelle goccioline di saliva. Un virus che è anche un gran pasticcione perché sta facendo ammalare tantissime persone, per questo motivo gli amici dottori stanno studiando, in un posto speciale che si chiama laboratorio, una medicina super per poterlo fermare». La storia si conclude con un invito, un suggerimento. Perché anche noi possiamo fare qualcosa di speciale per allontanare questo mostriciattolo: dobbiamo restare chiusi in casa. «Ma che noia restare dentro in casa! Penserete voi… – conclude la maestra – Ma noi maestre abbiamo pensato di farvi compagnia raccontandovi tante storie e facendovi fare tanti lavoretti insieme ai vostri genitori».
Tutorial per tutti i gusti e lezioni di inglese
Ed ecco infatti il tutorial su come lavarsi bene le manine in questi giorni per scacciare i fastidiosi microbi, il tutorial per fare un bellissimo bigliettino di auguri per la festa del papà e per i più piccini, quelli del nido integrato l’educatrice ha preparato un tutorial manipolativo per far passare un pomeriggio diverso preparando una morbida farina di sale con cui giocare, fare formine e manipolare. Anche le lezioni vere e proprie hanno un approccio ludico e relazionale. Ci sono le lezioni di inglese per le classi dei medi e grandi, le canzoncine e tante storie raccontate, perfino quella delle buona notte, poco prima di andare a dormire.
E per chi è in difficoltà anche un aiuto in più
«I bambini risentono molto di questa situazione – conclude Elisabetta Marzaro – sentono moltissimo la mancanza della maestra, tanto che nei video che mandano chiedono di andarla a trovare. Alcuni rifiutano il contatto a distanza, non vogliono fare videochiamate e vedere i compagni. I genitori ci chiedono aiuto. Possono fare affidamento anche sul servizio di consulenza pedagogica, con Stefano Zoletto, un servizio di monitoraggio e sostegno presente anche in tempi normali nella nostra scuola. Ora il servizio entra nelle case delle famiglie in difficoltà. Non le abbandoniamo. Chi ha bisogno di un consiglio, di un supporto può contare su questo servizio telefonico».