Uniti dallo stesso cognome: sono i Baù. A Stoccareddo domenica 6 agosto il grande raduno di emigranti uniti dal cognome

Stoccareddo Domenica 6 agosto a è previsto il grande raduno dei Baù, emigranti che arrivano da altre città italiane e del mondo. Alle 9.30 ritrovo nella piazza del paese, poi la messa e un’intera giornata di festa. Un libro pubblicato nel 2007 da Amerigo Baù racconta le origini lontane di questo cognome, così diffuso tra gli abitanti della frazione di Gallio. Nel testo tante curiosità sugli avi, i paesi di emigrazione, le cronache di vita

Uniti dallo stesso cognome: sono i Baù. A Stoccareddo domenica 6 agosto il grande raduno di emigranti uniti dal cognome

Hanno un cognome che, a primo impatto, ispira simpatia e curiosità. Sarà per quella “u” accentata, per la vicinanza delle due vocali che formano il dittongo o perché è una parola breve breve, forse per tutte queste cose assieme. I Baù – esercito di compaesani che per la dodicesima volta si dà appuntamento a Stoccareddo per una grande festa “familiare” – arrivano dai paesi vicini ma anche da tante parti d’Italia e del mondo: eh sì, perché i Baù sono emigrati ovunque – Francia, Germania, Svizzera, Lussemburgo – ma le radici le hanno in Altopiano, nella piccola frazione del comune di Gallio. Il grande raduno internazionale dal titolo “Baù per sempre nel mondo”, è fissato per la mattinata di domenica 6 agosto, un’intera giornata di amicizia e gioia da trascorrere insieme. «L’incontro doveva essere due anni fa ma a causa del covid è stato posticipato a quest’anno – racconta Gianni Stoccareddo della pro loco che organizza l’evento –Abbiamo inviato circa duemila inviti ai compaesani residenti ovunque agli indirizzi che abbiamo nei nostri archivi, ne partecipano certamente almeno cinquecento: chi sa già che non riesce a venire, ci tiene comunque a ricevere l’invito. Il raduno infatti è una tradizione nata una trentina d’anni fa, che si ripete all’incirca ogni tre anni e, chi può, non vuole mancare». L’appuntamento si inserisce all’interno della 31a festa del Villeggiante di Stoccareddo, iniziata il 21 luglio scorso e in essere per tre fine settimana proprio fino al 6 agosto. Il programma dell’adunata dei Baù prevede il ritrovo alle 9.30 nella piazzetta del paese seguito da un momento di intrattenimento con la banda musicale e le majorette. Alle 11, messa comunitaria nella chiesa parrocchiale, alle 13 il pranzo al palatenda. Tutto il pomeriggio è in programma intrattenimento con musica dal vivo, fino ad arrivare all’ora di cena, alla serata danzante e alla lotteria a premi che conclude la festa.

Amerigo Baù ha pubblicato una quindicina di anni fa il libro Stoccareddo: il paese dei Baù – una grande famiglia in un piccolo villaggio, 600 anni di vita e di storia (Tipografia Moderna – Asiago). Nel testo l’autore racconta come i primi Baù siano arrivati in paese nel 15° secolo e da quest’unico ceppo si siano formate presto altre famiglie; i maschi, scrive, «trovano moglie nelle vicine Zaibena, Ronchi, Sasso di Asiago, Gallio e Foza; non si allontanano dal paese natio e restano ad abitare vicino ai genitori e nonni, la gran parte delle femmine invece si accasano nei paesi e contrade dei loro mariti». L’isolamento geografico vissuto per secoli facilita la conservazione dell’unicità del cognome, e solo agli inizi del Novecento si iniziano a trovare famiglie dal cognome diverso: Scaggion, Alberti, Sermoni, Girardi, Stella. Il cognome Baù è di origine teutonica, approfondisce ancora il signor Amerigo all’interno del libro, “bau” si traduce in tedesco “costruzione”, cognome presente in tutti i cinque continenti. Ma dove è emigrato nel tempo questo esercito di omonimi, dove i «ga tacà boton? Semplice... in tutto el mondo», si legge ancora nel libro. In Germania innanzitutto dove, al tempo della pubblicazione del testo, si contavano oltre 400 famiglie, negli Stati Uniti (178 famiglie), in Francia (170), in Australia (40), ma anche in Argentina, Canada, Cina, Guinea Bissau, e in quasi tutti i Paesi europei. In Italia, invece, si sono spostati nelle province venete, soprattutto Vicenza, ma anche in diverse località del Nord Italia – Varese, Biella, Como, Milano – solo per citarne alcune, fino ad arrivare a Roma, Latina e Bari. Tra le persone con il cognome Baù, poi, negli anni si sono distinti anche alcuni religiosi: suore, sacerdoti, missionari. Non è difficile immaginare quanto i Baù si sentano parte di una grande famiglia e desiderino periodicamente incontrarsi nei meravigliosi luoghi dell’Altopiano dei Sette Comuni.

Riccardo Baù

È ancora vivo in tutti i paesani il ricordo di Riccardo Baù, trent’enne che un paio di mesi fa ha perso la vita a causa di un’esplosione avvenuta nella sua casa mentre effettuava alcuni interventi di ristrutturazione sul cappotto esterno. Una tragedia tanto improvvisa quanto assurda nelle modalità con cui è avvenuta, visto che a esplodere è stato un ordigno bellico utilizzato probabilmente in passato per rafforzare i muri dell’abitazione. «Si occupava del controllo del latte e sembrava più giovane della sua età – racconta chi lo conosceva bene – era un ragazzo gioioso, ci manca moltissimo».

Il soprannome, una necessità per distinguersi

Il cognome uguale tra molti abitanti porta al bisogno di distinguersi con soprannomi e nomignoli che a Stoccareddo compaiono fin dal 1700: ecco i Bragola, i Perin, i Matiei, i Cigoletto, i Nanon, i Giacon, i Luse, gli Usto e molti altri.

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