Codiverno festeggia la nuova piazza, spazio di incontro e di annuncio

Domenica 22 maggio, solennità della Santissima Trinità, Codiverno inaugura la sua nuova piazza antistante la parrocchiale. Un cuore pulsante, in cui ritrovarsi e condividere la ferialità e non solo. Si completa anche la chiesa con il sagrato, luogo essenziale per la vita di fede. Domenica la festa patronale ha dunque un sapore del tutto particolare atteso da molto.

Codiverno festeggia la nuova piazza, spazio di incontro e di annuncio

La festa è quella della Santissima Trinità, alla quale la parrocchia di Codiverno è intitolata.
La ricorrenza, che quest’anno cade il 22 maggio, sarà celebrata per tutta la giornata e sarà l’occasione per scrivere una piccola ma fondamentale pagina nella storia di questa comunità in comune di Vigonza.
«In questo giorno di festa che torna di anno in anno – racconta don Fernando Fiscon, parroco di Codiverno – abbiamo inserito un momento particolare atteso da molto tempo: l’inaugurazione della nuova piazza e del nuovo sagrato». Solo nell’ultimo periodo infatti si sono verificate le condizioni necessarie perché il comune, in virtù degli oneri di urbanizzazione dell’intervento di un privato, avesse le risorse per costruire una piazza funzionale e adatta al centro di Codiverno.
«Il sagrato e la piazza sono stati realizzati con un unico progetto: la parrocchia ha dato in comodato una fascia del giardino della canonica e si è impegnata a completare la piazza pavimentando il selciato attorno al campanile e alla chiesa, costruendo una rampa per i disabili. Di queste opere si è fatta carico la comunità».
A posare il porfido necessario per la pavimentazione ci hanno pensato direttamente degli artigiani arrivati dalla zona delle cave in Trentino.

Il sagrato non ha solo una funzione architettonica, ma è il completamento naturale della chiesa anche per la sua funzione liturgica
«Il sagrato è un luogo importante per le veglie, come a Pasqua o a Pentecoste. È sul sagrato che avvengono le consegne ai ragazzi dell’iniziazione cristiana. Ma è anche qui che i fedeli escono dalla chiesa al termine della messa: dopo aver ricevuto Cristo risorto incontrano le altre persone della comunità e poi partono per annunciare il vangelo nel mondo».
Proprio per questo, don Fernando si augura che la giornata del 22 sia più di una semplice festa: «Vogliamo che il sagrato rappresenti lo stile della nostra comunità, che come Maria e gli apostoli ama ritrovarsi nel cenacolo-chiesa per pregare e ascoltare la parola del Signore, per ricevere da Lui la forza per uscire allo scoperto e testimoniare nelle nostre piazze il suo vangelo».

La comunità di Codiverno inizia le celebrazioni con la messa domenicale delle 10.30, in chiesa.
Al termine, si esce in sagrato sul quale, alle 11.30, il sindaco e le autorità rivolgono i loro saluti. Alle 11.45 l’ufficialità con il taglio del nastro, seguito alle 12 dal brindisi inaugurale; nel frattempo sfileranno i bolidi del club Auto storiche di Vigonza.
La festa della Santissima Trinità continuerà alle 12.30 con il pranzo comunitario in centro parrocchiale, mentre nel pomeriggio, a partire dalle 16, si esibiranno in piazza la banda e gli sbandieratori di Peraga, tutti rigorosamente in costume. Un piccolo evento anteprima si tiene venerdì 20 maggio: presente in parrocchia padre Enzo Balasso, missionario comboniano a Guayaquil, in Ecuador, che celebra la messa delle 19, cena insieme ai parrocchiani e poi porta la sua testimonianza.

La parrocchia di Codiverno, a notevole “spinta missionaria”, ha già tenuto una raccolta straordinaria per l’Ecuador terremotato.
Proprio in concomitanza con il week-end di festa verrà rinnovato in parrocchia attraverso il voto il direttivo dell’associazione 2000 Noi - Noi 2000, realtà indipendente che fin dall’anno del grande Giubileo si occupa di coordinare il lavoro del centro parrocchiale: «Il nostro patronato, grazie alla disponibilità di molti volontari è uno dei pochi ad essere sempre aperto».
«Il sagrato arriva in un momento bello per la nostra comunità – conclude don Fernando – ora la nostra sfida è quella di una comunità che esce dalla chiesa, attraversa il sagrato e va in piazza, per portare il vangelo della gioia e della fraternità a tutti».

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