All'Arcobaleno di Noventa Padovana il volontariato è donna

Sono soprattutto le donne ad aderire al progetto di volontariato dell’associazione Arcobaleno di Noventa Padovana. Lo fanno sollecitate da circostanze familiari, da semplice curiosità o dal bisogno di sentirsi ancora necessarie per qualcuno. Per tutte, il volontariato diventa parte integrante della propria vita, dei propri valori e del proprio modo di essere.

All'Arcobaleno di Noventa Padovana il volontariato è donna

«Il volontariato è una sorpresa continua». È così che Marisa Ortolani descrive la sua esperienza di volontaria e vice presidente dell’associazione Arcobaleno di Noventa Padovana da lei fondata nel 1997, insieme a un gruppo di famiglie e giovani volontari, per cercare di migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie attraverso l’organizzazione settimanale di momenti di incontro e di formazione.  

«Il mio essere mamma di un ragazzo con disabilità e gli anni di lavoro in ospedale – racconta Marisa Ortolani – hanno affinato la mia capacità di comprendere i bisogni degli altri. Per questo, vent’anni fa, ho intuito che alle famiglie serviva un’associazione capace di prendersi cura dei ragazzi per qualche ora alla settimana così da avere la possibilità di riposare un po’. Perché ognuno di noi per donare agli altri le proprie energie ha bisogno di spazi temporali nei quali ricaricarsi».

Oggi un gruppo di giovani ragazzi e circa quindici signore mettono a disposizione volontariamente le proprie passioni (dalla pittura all’insegnamento) e, grazie al coordinamento di una psicologa, portano avanti i tre progetti principali dell’associazione: il sabato dell’Arcobaleno, che offre attività ludiche di animazione e socializzazione per ragazzi con disabilità in età adulta; le attività pomeridiane del lunedì, mercoledì e giovedì rivolte ai bambini e agli adulti e la Vacanza insieme, che fa sperimentare ai ragazzi il valore dello stare insieme in un clima di autonomia dalla famiglia.
«La mia esperienza – prosegue Marisa Ortolani – mi permette di affermare che siamo soprattutto noi donne a dedicarci ad attività di volontariato, forse per la nostra predisposizione naturale a prenderci cura degli altri. In questi anni ho visto donne che hanno aderito al nostro progetto sollecitate da circostanze familiari, da semplice curiosità o dal bisogno di sentirsi ancora necessarie per qualcuno».

Per tutte il volontariato è diventato parte integrante della propria vita, dei propri valori e del proprio modo di essere.

«Nel donarsi all’altro – conclude la presidente – ci si accorge che tutte le paure delle differenze svaniscono e si percepisce solo la bellezza e l’unicità di chi si ha di fronte, le fatiche quotidiane svaniscono durante le ore in cui ci si dedica ai "ragazzi"».
Per il futuro l’associazione vuole sviluppare un progetto che aiuti i ragazzi disabili che terminano la scuola dell’obbligo a inserirsi in modo sereno nelle strutture di accoglienza. Informazioni: arcobaleno-si@libero.it 

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