Gioco d'azzardo, Consulta antiusura: "La riforma non ci convince"

Per mons. D'Urso "c'è un cedimento alle lobby e la situazione è sfuggita di mano". La riduzione del numero delle slot machine non convince: "Si sta puntando sulle videolottery, capaci di incassare 10 volte di più delle slot machine".

Gioco d'azzardo, Consulta antiusura: "La riforma non ci convince"

"La proposta del Governo, di riforma del gioco d'azzardo, non ci convince".
Mons. Alberto D’Urso, presidente della Consulta Nazionale Antiusura, ha un timore di fondo: "Non stiamo andando verso una vera riduzione del fenomeno, abbiamo molti sospetti che si stia procedendo in direzione opposta. C'è un cedimento alle lobby e la situazione è sfuggita di mano".
Martedì 5 settembre a Milano mons. D'Urso lo dirà chiaramente al sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta, esponente del Governo che ormai da tre anni sta cercando una mediazione tra gli enti locali, i gestori e i concessionari del gioco d'azzardo e il mondo del volontariato e delle associazioni.

La Consulta Nazionale Antiusura, la Fondazione San Bernardino e la Caritas Ambrosiana hanno infatti organizzato una tavola rotonda, dal titolo “Istituzioni e Azzardo in Italia”.
Oltre all'on. Baretta, interverranno Maurizio Fiasco, consulente della Consulta Nazionale Antiusura, Luciano Gualzetti (direttore di Caritas Ambrosiana), Maurizio Avanzi (Alea e And), Marco Dotti (Vita/Mov. No slot), Carlo Cefaloni (Slot mob), Emma Ciccarelli (Forum Associazioni Famigliari), Ernesto Mainardi (Associazione Genitori e scuole cattoliche) e Attilio Simeone (Cartello Insieme Contro l’Azzardo).
Sarà dunque l'occasione per una parte dell'associazionismo per ribadire al Governo le perplessità e le preoccupazioni verso una riforma che non sembra incidere e ridurre effettivamente l'offerta di gioco d'azzardo in Italia.

La tavola rotonda si svolge pochi giorni prima dalla Conferenza Unificata Stato Regioni e Enti Locali, fissata per il 7 settembre, che dovrebbe portare alla firma dell'accordo sul Piano di riforma del gioco d'azzardo.

Intanto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanza, che porterà alla riduzione del 35% delle slot machine entro il 30 aprile del 2018.
"Non basta. Anzi, abbiamo l'impressione che ora il settore voglia puntare soprattutto sulle videolottery, che sono capaci di incassare 10 volte di più delle slot machine", sottolinea mons. D'Urso.

Per il presidente della Consulta Antiusura, "oggi assistiamo a uno Stato che invece di mirare al bene comune svolge il ruolo di biscazziere".
Dalle istituzioni dovrebbe arrivare il messaggio che "l'azzardo non è un gioco": "il gioco d'azzardo è l'anticamera dell'usura e ha conseguenze drammatiche su migliaia di famiglie - aggiunge mons. D'Urso - Quando qualcuno fa una vincita milionaria ne parlano i giornali, ma non leggo mai articoli sui tanti padri di famiglia che si suicidano per i debiti contratti per colpa del gioco d'azzardo".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)