Le opere d'arte di Albignasego

Vero gioiello conservato all’interno della chiesa di Albignasego è la cappella Obizzi, col suo prezioso ciclo di affreschi cinquecenteschi che narrano le storie di san Tommaso attribuibili a Stefano dall’Arzere.

Le opere d'arte di Albignasego

Vero gioiello conservato all’interno della chiesa di Albignasego è la cappella Obizzi (nella foto).
Miracolosamente sopravvissuta alla demolizione dell’antica parrocchiale avvenuta a metà Ottocento, presenta un prezioso ciclo di affreschi  cinquecenteschi che narrano le storie di san Tommaso attribuibili a Stefano dall’Arzere. Nell’arcone d’ingresso sono dipinti i santi protettori di Padova, Antonio, Giustina, Daniele e Prosdocimo, mentre sulla volta appaiono i quattro evangelisti con i rispettivi simboli.
I due personaggi raffigurati nell’arcone trionfale sono stati identificati in Daniele e Tommaso Obizzi, i committenti degli affreschi.

Ma la cappella “nasconde” anche un altro capolavoro: un prezioso polittico attribuito a Stefan van Calcar, pittore fiammingo attivo a Padova intorno al 1539.
Al centro troviamo l’episodio con l’incredulità di san Tommaso e ai lati sant’Antonio di Padova e santa Caterina d’Alessandria che presentano i committenti dell’opera: Pio Enea e Ruberto Obizzi.

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