Le opere d'arte di Arino

L'altar maggiore della chiesa di Arino è ornato da un bel ciborio di ascendenza barocca. Nel presbiterio, da ammirare la tela settecentesca di san Michele arcangelo che combatte satana, opera di Giuseppe Tirabosco.

Le opere d'arte di Arino

Di chiara ascendenza barocca è il bel ciborio che orna l’altar maggiore della chiesa di Arino, probabile opera di artigiani veneti nell’ultimo quarto del 18° secolo; è realizzato in materiali pregiati: pietra tenera di Vicenza, marmo rosso di Francia e marmo verde.
Da alcune foto documentarie si è scoperto che in origine il tabernacolo era sormontato da una scultura del Redentore.

Nel presbiterio è una tela di Giuseppe Tirabosco, artista veneto che la dipinse nella prima metà del Settecento.
Ritrae san Michele arcangelo che combatte satana e nel suo scudo si legge la scritta in lettere capitali “Quis ut deus?”, ossia “Chi come Dio?”, che è il significato ebraico del nome Michele.
Lo stemma visibile sull’angolo destro è di Amato Speroni, vescovo di Adria che donò nel Settecento la pala all’arciprete Antonio Gazzotti.

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