Domenica la Giornata mondiale dei poveri, in Vaticano viveri e tamponi

La Chiesa celebra il 15 novembre il quarto appuntamento istituito nel 2016 da papa Francesco. A causa della pandemia salta il tradizionale pranzo insieme al papa, ma arrivano pacchi dono distribuiti alle famiglie e un ambulatorio mobile con il test Covid-19

Domenica la Giornata mondiale dei poveri, in Vaticano viveri e tamponi

Una “Giornata mondiale dei poveri” senza le iniziative che negli scorsi anni avevano animato piazza San Pietro e la zona del Vaticano, ma con altre occasioni di sostegno e di aiuto in questo tempo di pandemia. La Chiesa Cattolica celebra domenica 15 novembre la quarta Giornata mondiale dei poveri, istituita da papa Francesco nella Lettera apostolica “Misericordia et misera” al termine del Giubileo straordinaria della misericordia del 2016 come “segno concreto” di vicinanza. E se le precedenti tre edizioni avevano visto un presidio medico in Piazza san Pietro e un pranzo con 1500 poveri insieme al Papa nell’Aula Paolo VI, quest’anno – cancellate queste iniziative – restano comunque la presenza di un ambulatorio medico dove potersi sottoporre anche a tampone Covid-19 e la distribuzione in sessanta parrocchie romane di 5000 pacchi viveri di prima necessità alle famiglie.

La Giornata è stata presentata stamane in conferenza stampa da mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. L’edizione di quest’anno verte sull’espressione biblica “Tendi la tua mano al povero” (Sir 7,32), approfondito dal papa nel messaggio reso noto lo scorso 13 giugno, in cui il pontefice sottolineava come il tendere la mano costituisce un segno che richiama immediatamente alla prossimità, alla solidarietà, all’amore: “In questi mesi, nei quali il mondo intero è stato come sopraffatto da un virus che ha portato dolore e morte, sconforto e smarrimento, quante mani tese abbiamo potuto vedere! La mano tesa del medico, dell’infermiera e dell’infermiere, di chi lavora nell’amministrazione, del farmacista,  del sacerdote, del volontario che soccorre chi vive per strada e quanti, pur avendo un tetto, non hanno da mangiare”. Mani che, scriveva il papa, “hanno sfidato il contagio e la paura pur di dare sostegno e consolazione”.

Gli appuntamenti di domenica 15 novembre. Alle 10, nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco celebrerà la Santa Messa (diretta Rai 1, TV2000, Telepace, e in streaming sul portale di Vatican News): saranno simbolicamente presenti nella Basilica solamente 100 persone in rappresentanza di tutti i poveri del mondo. Le letture saranno proclamate da alcune persone che ogni giorno vengono assistite dalle differenti Associazioni caritative.

“Come si può immaginare – ha affermato Fisichella -  i tradizionali segni che negli anni scorsi sono stati realizzati, mi riferisco in particolare al Presidio Medico in Piazza san Pietro e al pranzo con 1500 poveri insieme al Papa nell’Aula Paolo VI, sono stati sospesi per adeguarsi alle normative vigenti. La pandemia, comunque, non ha impedito che venissero realizzati segni concreti per questa Giornata. Nell’ambulatorio sotto il colonnato di San Pietro, ad opera dell’Elemosineria Apostolica, per i poveri che devono avere accesso ai dormitori o per coloro che vogliono ritornare nella loro patria, è possibile poter effettuare il tampone. L’ambulatorio è aperto dalle ore 8.00 alle ore 14.00 e, in due settimane, ha effettuato 50 tamponi al giorno. Allo stesso modo, non è venuta meno la generosità di alcuni benefattori; al contrario, l’ha estesa e resa ancora più efficace. Per questo siamo riusciti a realizza re alcuni segni molto semplici che esprimono la vicinanza e l’attenzione di Papa Francesco in questo frangente”.

“Con il grande supporto di Roma Cares e la generosità di Elite supermercati, stiamo provvedendo in questi giorni – ha continuato Fisichella - ad inviare 5000 pacchi viveri di prima necessità alle famiglie di circa sessanta parrocchie romane che, specialmente in questo periodo, si trovano in difficoltà. Ogni scatola contiene alimenti di vario genere (pasta, riso, passata di pomodoro, olio, sale fino e grosso, farina, caffè, zucchero, marmellata, tonno, biscotti e cioccolata) con marchi di particolare prestigio, insieme ad alcune mascherine e a un biglietto con una preghiera di Papa Francesco. Allo stesso modo, il pastificio “La Molisana” anche quest’anno ha voluto essere presente alle nostre iniziative con 2,5 tonnellate della rinomata pasta, che saranno destinate a diverse Case famiglia e Associazioni caritative. È importante aggiungere la Société des Centres Commerciaux Italia s.r.l. e la Fondazione Robert Halley, che hanno voluto sostenere le iniziative del Santo Padre con la loro generosità a favore dei tanti poveri presenti in città e assistiti dalle tante realtà ecclesiali. Con il sostegno di UnipolSai Assicurazioni abbiamo provveduto a inviare un primo blocco di 350.000 mascherine, per almeno 15.000 studenti dei diversi gradi di scuola, soprattutto nella grande periferia della città, per essere anche in questo caso di sostegno alle famiglie e alleggerirle almeno della spesa delle mascherine. Vuole essere anche un invito ai giovani studenti perché non sottovalutino i rischi della pandemia soprattutto con comportamenti che potrebbero nuocere una volta rientrati in famiglia con la presenza di persone anziane”.

“La Giornata Mondiale dei Poveri, anche se limitata nelle iniziative, permane come un appuntamento a cui le Diocesi nel mondo guardano per mantenere vivo il senso di attenzione e di fraternità nei confronti delle persone più emarginate e disagiate. Il Sussidio pastorale preparato anche quest’anno per essere di aiuto alle Parrocchie e alle differenti realtà ecclesiali, può essere considerato – ha concluso Fisichella - uno strumento fattivo perché la Giornata non si limiti alle sole iniziative caritative, ma queste siano sostenute dalla preghiera personale e comunitaria che non può mai mancare perché la testimonianza possa essere piena ed efficace”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)