Sostentamento ai sacerdoti. Card. Zuppi: «Recuperiamo il senso della partecipazione»
Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e da poco presidente della Cei, ricorda che «dobbiamo recuperare il senso della partecipazione, noi preti per primi, condividendo con i fedeli anche l’aspetto economico, in fondo la Chiesa è la casa di tutti e spesso c’è anche tanta voglia di dare una mano».
Sono quattro le modalità con cui sostenere i sacerdoti diocesani. La prima: si può utilizzare il conto corrente postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta; seconda: grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800825000 oppure collegandosi al sito ww.unitineldono.it/dona-ora. In alternativa si può donare tramite Paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione. Si può infine donare con un bonifico bancario sull’Iban IT90G0501803200000011610110 a favore dell’Istituto centrale sostentamento clero con causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità. L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it.
Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti diocesani sostentamento clero; per la Diocesi di Padova la sede è in via Dietro Duomo 16 (049-657344 e idsc@idscpadova.it). Il contributo per il sostegno dei sacerdoti è libero. Per chi vuole, tali offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino a un massimo di 1.032,91 euro annui. L’offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente.