Abano San Lorenzo. Servizio di ascolto telefonico per cogliere i bisogni profondi

«Pronto, Caritas parrocchiale, chi parla?». Risponde un nome, a meno che la persona non decida di rimanere anonima, e in caso verrà rispettata.

Abano San Lorenzo. Servizio di ascolto telefonico per cogliere i bisogni profondi

Dietro quel nome c’è una persona, con una storia da raccontare, un problema da risolvere, una solitudine da alleviare. Perché non ci sono soltanto i bisogni materiali, a volte le persone sentono il bisogno di ricevere una parola, o un minuto di ascolto vero. L’idea del servizio telefonico – che risponde al numero 392-2431135 – è nata in seno alla Caritas parrocchiale di Abano San Lorenzo, pensando alla grande presenza di anziani e persone sole in città. Attivato il 18 gennaio, è sostenuto da una decina di volontari con esperienza, che ora il mercoledì dalle 15.30 alle 17.30, mettono a disposizione il proprio tempo e il proprio cuore. «Non si tratta solo di ascoltare parole – spiega il diacono Raoul Battistin, volontario e responsabile, a nome della comunità, per la Caritas – Bisogna saper interpretare anche i silenzi, che spesso dicono più delle parole, il tono della voce, i bisogni che non vengono espressi, ma ci sono, e sono la ragione per la quale è stata fatta la telefonata». Poiché non è possibile improvvisare doti da psicologo, i volontari hanno seguito un corso di formazione «per comprendere, rispondere adeguatamente, ed essere certi che, quando la persona dall’altra parte del ricevitore riaggancia abbia comunicato tutto ciò che desiderava». Se il bisogno di comunicare può essere soddisfatto con una chiacchierata amichevole, i bisogni materiali, come l’impossibilità di recarsi autonomamente a fare la spesa o ad acquistare un medicinale, necessitano di un intervento concreto. In casi come questo, non sono i volontari a occuparsi personalmente del servizio, ma si preoccupano di mettere in contatto la persona che ha telefonato con le strutture interessate. Finora si sono rivolti a questo servizio soprattutto persone anziane o sole, una ventina in tutto, che hanno richiesto un aiuto materiale (accompagnamento o acquisto di beni di prima necessità). L’idea è quella di sviluppare ulteriormente questo servizio in modo da renderlo un punto di riferimento per tutta la parrocchia, in grado di operare in modo capillare sul territorio per soddisfare le esigenze di tutti quanti vi si rivolgono.

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