Bosco di Rubano. In cammino con san Teobaldo. Sabato 3 luglio i parrocchiani in pellegrinaggio verso Sossano

Sabato 3 luglio i parrocchiani – qualcuno partendo nella notte – si recano in pellegrinaggio fino a Sossano, luogo di morte del patrono. Domenica 4, festa della comunità. La proposta, giunta al quinto anno, si svolge in comunione con le altre comunità legate al santo francese: Sossano e Badia Polesine, dove sono custodite le spoglie. Il percorso è impegnativo sul piano fisico, ma è più forte il desiderio di vivere momenti di preghiera e un tempo lontano dalla frenesia

Bosco di Rubano. In cammino con san Teobaldo. Sabato 3 luglio i parrocchiani in pellegrinaggio verso Sossano

Per il quinto anno i parrocchiani di Bosco di Rubano scelgono di percorrere oltre trenta chilometri a piedi in pellegrinaggio verso Sossano, in provincia di Vicenza. L’appuntamento, per sabato 3 luglio alle 2.30 della notte, prevede un cammino fortemente legato alla figura di un santo poco conosciuto, Teobaldo di Provins, a cui è dedicata la chiesa di Bosco e che nella cittadina dei colli Berici ha trovato la morte.

«Negli anni scorsi partivamo verso le sei del mattino – spiega Cristiano Michelon, 46 anni, di Bosco – quest’anno, per la prima volta, affrontiamo il percorso iniziale in notturna per beneficiare delle temperature più fresche. Partiamo a piedi, una decina di persone insieme al parroco, don Davide Bedin; altri parrocchiani ci raggiungeranno a destinazione con la bicicletta o con l’auto. Una volta giunti a Sossano, nella località di Sajanega dove il santo è morto ed è presente un antico eremo, celebreremo la messa con gli amici che lì ci attendono. Nel pellegrinaggio portiamo con noi, all’interno di un cofanetto, una costola del santo, reliquia che custodiamo in chiesa a Bosco».

San Teobaldo è vissuto nel Medioevo. Nato da nobile famiglia nel 1033 a Provins, vicino Parigi, era destinato a diventare cavaliere; divenne invece un eremita. Affrontò diversi pellegrinaggi e, durante uno di questi con destinazione Gerusalemme, si fermò a Sossano per problemi di salute. Qui morì il 30 giugno 1066 dopo aver ricevuto l’abito della comunità camaldolese insediata nell’abbazia della Vangadizza, a Badia Polesine. Venerato da moltitudini di fedeli, san Teobaldo venne santificato in pochi anni. Tre luoghi – Bosco di Rubano, Sossano, Badia Polesine (dove sono custodite le spoglie) – sono legati oggi dalla memoria e venerazione per questo santo.

Il pellegrinaggio da Bosco a Sossano, lungo vie interne lontano dal traffico, prevede due soste: al castello di Cervarese Santa Croce e nella chiesa di Bastia di Rovolon; in questi luoghi è possibile riposare un po’ e pregare ricordando le tappe della vita del santo. La preghiera accompagna l’intero cammino; i pellegrini possono portare a turno la reliquia, pregando in gruppo e anche personalmente.

«Sono cattolico e mi sono interessato alla storia di san Teobaldo – risponde Cristiano Michelon alla domanda su cosa lo spinga ad affrontare questo cammino – Il percorso è piuttosto impegnativo sul piano fisico, ma è più forte il desiderio di vivere momenti di preghiera e ritagliarmi del tempo, lontano dalla frenesia del lavoro e delle attività di ogni giorno. È un piccolo sacrificio che affronto volentieri una volta l’anno insieme a degli amici, frutto anche di un voto fatto in passato».

Terminata la messa a Sossano, dopo un momento conviviale, i pellegrini fanno rientro nella stessa giornata. Il giorno successivo, domenica 4 luglio, a Bosco di Rubano è festa di comunità con la celebrazione della messa per la solennità di san Teobaldo.

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