Circoli Noi di Padova. Dopo il Covid, "Positivo confrontarsi tra circoli"

Il consiglio di amministrazione di Noi Padova sta incontrandosi, a livello vicariale con i circoli. L’obiettivo è conoscersi e condividere la voglia di ripartire, ma anche le fatiche. Il Covid ha fortemente segnato le comunità, minando le relazioni. Ecco perchè circoli possono essere motore di aggregazione e costruttori di ponti generazionali

Circoli Noi di Padova. Dopo il Covid, "Positivo confrontarsi tra circoli"

La voglia di ripartire c’è e le difficoltà anche. E sono più o meno le stesse per tutti i circoli Noi del territorio diocesano. Confrontarsi sui diversi modi per affrontarle è lo scopo degli incontri organizzati dal consiglio di amministrazione di Noi Padova a livello vicariale. «Quello che ci donano i circoli è un tempo importante – premette Riccardo Berengan, consigliere di Noi Padova – Si sente tutta la responsabilità di questo momento, ma anche la fatica. Quella che si sta cercando di far ripartire è una macchina complessa, fatta di relazioni, frutto di anni di lavoro. Ma le persone che abbiamo incontrato sono profondamente convinte di voler mettere tutta l’energia necessaria a prendersi cura delle comunità e a partecipare a dei processi di aggregazione, soprattutto nei confronti dei giovani, che in questi due anni hanno sofferto di più. Emerge con forza il tema della responsabilità e la necessità di fare del bene, e che questo bene debba essere fatto bene». Gli incontri sono molto partecipati. Soprattutto nei vicariati di città le persone non si conoscono e spesso sanno poco delle iniziative che si organizzano a pochi metri di distanza. «È un momento di conoscenza molto bello – aggiunge Berengan – Aiuta a sentirsi un po’ meno soli, parte di una grande realtà associativa. Ci si fa coraggio l’uno con l’altro. Raccogliamo la ricchezza che il territorio sa esprimere. Il Covid è stato un fattore fortemente disgregante nelle nostre comunità e le relazioni ne hanno risentito moltissimo. I circoli Noi hanno l’obiettivo di tornare a essere attori di questo processo aggregante e di essere costruttori di ponti generazionali». Gli incontri si svolgono così: i consiglieri di Noi Padova si presentano e spiegano che sono lì per ascoltare e per approfondire la conoscenza delle diverse realtà della Diocesi. «Poi diamo la parola ai circoli perché si raccontino: numeri, strutture, tipo di utenza, punti di forza e di debolezza – sottolinea un altro consigliere di Noi Padova, Mauro Bellò – Raccogliamo le rotture e i germogli di ogni realtà. Le difficoltà sono spesso le stesse: trovare volontari, coinvolgere i giovani… ma ogni circolo ha i suoi punti di forza e le sue difficoltà. Poi dovremo capire in che modo intervenire, se è utile e se è possibile. Gli incontri servono anche a far conoscere tra loro i circoli del territorio. Abbiamo iniziato a tessere una serie di micro tessuti nelle realtà più piccole per poi creare una tela molto più ampia all’interno della Diocesi. Questo è un risultato ottenuto che non ci aspettavamo e che arricchisce non solo loro ma anche noi. È stato meraviglioso, ben al di là delle aspettative. E ci permette anche di far capire che il ruolo di Noi Padova non è solo quello di dare informazioni pratiche, ma anche di cercare vie, percorsi e collaborazioni».

È quello che è successo anche nell’incontro con i circoli parrocchiali del vicariato di San Prosdocimo. «È stato di stimolo perché ognuno ha portato la propria esperienza e la conoscenza è sempre un fattore positivo – ricorda Mario Perillo, segretario del circolo Noi di Voltabarozzo – Abbiamo notato che le difficoltà sono abbastanza simili dappertutto: la volontà non manca, ma si fa fatica a trovare persone disponibili. Ho l’impressione che qualcuno sia spaventato dall’impegno. Prima del Covid eravamo aperti tutti i pomeriggi e vorremmo riprendere a farlo, ma qualche volontario si è perso. E ci sono circoli che hanno già ripreso full time». Tra questi il circolo Noi di Camin. «Il nostro è un circolo... fortunato – conferma Diego Zanella – Sarà che abbiamo un parroco come don Ezio Sinigaglia che è un motore che non si ferma mai e crede molto nel centro parrocchiale come realtà aggregante. Se un giorno non c’è nessuno che può fare il turno, se ne occupa lui. Perché trovare nuovi volontari è un problema anche per noi e qualche volta c’è la stanchezza. Dopo l’incontro con i consiglieri di Noi Padova ci siamo chiesti cosa possono fare per darci una mano. Non solo sul fronte iscrizioni, ma per lavorare meglio. Un contributo di idee è sempre un sostegno importante». Il confronto con gli altri circoli ha rappresentato uno stimolo positivo anche per Terranegra. «Il Covid ha raffreddato una serie di rapporti che si fa fatica a ricucire – spiega Cristina Medici – ma vedere che alcune parrocchie riescono a dare un servizio anche durante la settimana è di stimolo anche per noi, che finora abbiamo aperto solo il sabato e la domenica. Siamo in pochi a turnarci, ma ci siamo resi conto che i nostri problemi sono comuni a tutti e questo ci ha fatto sentire meno soli». La buona volontà non manca. Per il 27 e 28 maggio il circolo Noi di Terranegra ha organizzato due seratedi festa su prenotazione, in sicurezza e con numeri contenuti. Poi, dappertutto, partiranno i grest.

Bilanci nei modelli ministeriali: un corso online

Con la riforma del terzo settore è obbligatoria la redazione del bilancio dell’associazione su un modello indicato dal ministero delle Politiche sociali e del lavoro, con nuovi specifici parametri. In realtà si tratta di incasellare le voci a seconda dell’iniziativa che si è intrapresa, ridefinendo ciascun evento nella corretta modalità tra le varie tipologie di attività possibili.

Per facilitare il compito a tutti, Noi Padova mette a disposizione dei suoi affiliati un corso online sulla piattaforma Zoom in due serate: giovedì 26 maggio e mercoledì 1 giugno alle ore 21. Le credenziali sono state inviate tramite newsletter. Per maggiori informazioni si può contattare la segreteria.

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