Conselve. Duomo, casa tra le case. L'elevazione della chiesa arcipretale a Duomo con il vescovo Claudio

A Conselve, in occasione della 443a edizione della Fiera di sant’Agostino, il vescovo Claudio si è intrattenuto per tutto il giorno nella cittadina, dove ha potuto prendere contatto con diverse realtà legate al servizio alla persona. La venuta a Conselve di mons. Cipolla è legata all’elevazione a Duomo della chiesa arcipretale settecentesca, avvenuta con suo decreto qualche mese fa, ma celebrata con particolare solennità domenica scorsa, nel giorno di sant’Agostino al quale è dedicata la storica fiera franca: santo caro ai conselvani, insieme al patrono san Lorenzo. «Nel nostro territorio tutti da sempre definiscono la chiesa Duomo e addirittura i documenti dello Stato parlano del “Duomo di Conselve”, ma in realtà la nostra era una chiesa arcipretale – spiega il parroco, don Claudio Zuin – Da qui la richiesta del consiglio pastorale al vescovo, che però ha anche altri fini oltre a quello di sanare le contrad 4GIOdizioni esistenti sul titolo. Il primo fine, infatti, è rinvigorire il senso di appartenenza che ci lega alla nostra comunità parrocchiale. Un secondo, poi, è valorizzare una ricorrenza che non abbiamo potuto celebrare a causa della pandemia: nel 2021 sono trascorsi trecento anni dalla posa della prima pietra della nostra chiesa e, proprio di recente, il Duomo è stato oggetto di un’importante opera di restauro». Nei mesi scorsi sono stati effettuati importanti lavori di restauro alla cella campanaria, alle campane che sono state smontate, restaurate e reintonate e anche ad alcune parti interne del Duomo. Insomma tanti motivi per far festa, compreso il novello sacerdote don Alberto Pastorello, conselvano, che inizierà il suo servizio di vicario parrocchiale a Montà, ma che in questi mesi è stato un prezioso punto di riferimento nella sua comunità natale. Il vescovo Claudio è arrivato di buon mattino nella frazione del Palù, per salutare le persone con disabilità ospiti del centro residenziale e di quello diurno gestito dalla cooperativa Alambicco, riferimento per tutto il territorio, oltre che i fedeli che partecipavano alla messa domenicale nella curazia. A Conselve poi c’è stata la celebrazione della messa solenne.

«Casa tra le case», così ha definito il Duomo, nel corso dell’omelia, durante la quale don Claudio si è soffermato sul senso del luogo sacro. «Qui possiamo trovare un rifugio sicuro, un ristoro alla nostra fatica, grazie alla Parola di Dio, ai sacramenti, alla carità. Non è facile al giorno d’oggi vivere: le nostre giornate sono costellate di impegni e difficoltà, qui troviamo il coraggio di stare nella vita con umiltà. Una chiesa, un Duomo, sono i luoghi che ci dicono che dobbiamo vivere nelle quotidianità, nel cuore di Gesù». Al termine della messa il vescovo ha anche scoperto una targa che ricorda appunto l’elezione a Duomo della chiesa, mentre all’inizio aveva ricevuto il saluto del sindaco Umberto Perilli e del vice presidente del consiglio pastorale Davide Stevanin. Successivamente don Claudio ha raggiunto la casa di riposo Mons. Francesco Beggiato, che porta il nome dell’arciprete di Conselve che l’ha fondata ai primi del secolo scorso. Grande l’emozione degli ospiti, parte dei quali lo hanno accolto nel giardino della struttura; molte le lacrime che hanno segnato il passaggio di mons. Cipolla nella sala da pranzo, dopo aver impartito una benedizione a ospiti e personale sanitario. Al termine il vescovo ha attraversato gli spazi espositivi della Fiera di sant’Agostino, nel Prato comunale, salutato da tante persone, per raggiungere lo stand del patronato parrocchiale canossiano, dove ha pranzato con i presenti e con molti dei quali si è amabilmente intrattenuto, dopo aver salutato il centinaio di volontari in servizio.